Va bene che il movimento di estrema destra cerca forme di legittimazione e visibilità continuamente, non da ultime l’adesione al Family day e le manifestazioni comuni con la Lega di Salvini, vedere però che questa descrizione sta nero su bianco in una nota della polizia al Ministero dell’Interno risulta piuttosto inquietante.
Nel documento apparso in questi giorni della Direzione centrale della Polizia di prevenzione che porta la data dell’11 aprile 2015, si descrive CasaPound come un’organizzazione di bravi ragazzi molto disciplinati, con un’abile strategia linguistica che tende ad eufemizzare i passaggi più scomodi e la natura violenta di cui, come si è visto, è costellata la storia di CasaPound, quasi esclusivamente all’ambito sportivo, luogo tra gli altri di proselitismo all’interno delle tifoserie ultras.
Nel testo non viene mai citato il termine fascismo, ma si usa un sinonimo neutralizzante come “ventennio”, di cui si da atto della “possibilità di rivalutarne gli aspetti innovativi di promozione sociale”.
Per questo ho immediatamente depositato interrogazione al Governo e sto raccogliendo le firme necessarie per un’interpellanza parlamentare in modo che il Ministro dell’Interno possa riferire in aula a Montecitorio su questa inquietante vicenda.