L’aula della Camera ha approvato il decreto che proroga e rifinanzia le missioni internazionali per l’ultimo trimestre del 2015 e che attribuisce ai servizi segreti la possibilità di cooperare con “assetti della difesa” per interventi in situazioni “di crisi o di emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero”. I sì sono stati 319, i no 103, 13 gli astenuti. Il testo passa ora al Senato.
I punti principali:
Garanzie intelligence estese a reparti militari all’estero
È prevista l’estensione ai reparti militari impegnati in situazioni di crisi o di emergenza all’estero, delle stesse garanzie legali previste per gli operatori dell’intelligence. Nella modifica presentata dalla commissione Difesa si stabilisce che il presidente del Consiglio può emanare disposizioni per l’adozione di misure di intelligence di contrasto, in situazioni di crisi o di emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero, con la cooperazione di assetti della difesa.
Ok a 64,9 milioni e 750 uomini per contrasto Isis
La spesa prevista per la partecipazione di personale militare alle attività della coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh è di 64.987.552 euro, seguita dalla missione in Afghanistan (58.617.770 euro). In particolare, la prima impegna 750 uomini (fino al 30 settembre erano 525 i militari). Il dispositivo nazionale messo a disposizione della Coalizione prevede una componente aerea, con connessa cellula di supporto a terra, con compiti di ricognizione e rifornimento in volo, nonché un contingente di personale, comprensivo di 100 unità appartenenti all`arma dei carabinieri, per le attività di addestramento e di assistenza per il controllo del territorio a favore del le forze speciali irachene e delle unità regolari del Governo regionale del Kurdistan iracheno, nonché personale di staff presso vari comandi della Coalizione. Non viene rifinanziata la missione in Georgia.
Missione in Afghanistan rifinanziata con 58 milioni
La nuova missione Nato in Afghanistan denominata Resolute Support Mission che dal primo gennaio 2015 è subentrata alla missione Isaf viene rifinanziata con 58.617.770 euro e 834 uomini, quasi duecento in più rispetto ai 630 dei primi nove mesi dell’anno. Vengono poi stanziati 5.982.563 euro per l’impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrein, in Qatar e a Tampa, e per esigenze connesse con le missioni in Asia e in Medio Oriente; 42.820.407 euro per la proroga della partecipazione del contingente militare italiano alla missione Unifil in Libano; 583.037 euro per la missione a Hebron e per l’addestramento delle forze di sicurezza palestinesi; 30.550 euro per la missione dell’Unione Europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah con con l’Egitto.