Sì definitivo dell\’Aula della Camera al ddl anticorruzione. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 280 voti a favore, 53 contrari ed 11 astenuti. Contro hanno votato M5S e Fi. La Lega si è astenuta.
Ecco i punti principali:
Falso in bilancio
Se i fatti contestati sono di lieve entità la pena va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni. La lieve entità viene valutata dal giudice, in base alla natura e alle dimensioni della società e alle modalità o gli effetti della condotta dolosa. La stessa pena ridotta (da 6 mesi a 3 anni) si applica nel caso in cui il falso in bilancio riguardi le società che non possono fallire (quelle che non superano i limiti indicati dal secondo comma dell’articolo 1 della legge fallimentare). In questo caso, il reato è perseguibile a querela di parte (della società, dei soci, dei creditori o degli altri destinatari della comunicazione sociale) e non d’ufficio. Nei casi base, invece, la pena massima arriva fino a otto anni.
Le pene per i reati di corruzione
Si prevede un aumento di pena per tutti i reati di corruzione, che passano da un minimo di 4 a un massimo di 10 anni a un minimo di sei a un massimo di 12 anni. Se dalla corruzione compiuta deriva l\’ingiusta condanna la pena passa dagli attuali 5-12 anni ai futuri 8-14 anni. Se dalla corruzione avvenuta deriva una condanna superiore a 5 anni oppure all\’ergastolo la pena che oggi va da 6 a 20 anni passa da un minimo di 10 a un massimo di 20 anni. Chi deciderà di collaborare vedrà la pena ridursi di un terzo o anche metà.
Concussione
Lo sdoppiamento della concussione aveva fatto parecchio discutere, in concussione per induzione e per costrizione. Nel primo caso la pena passa da 3-8 anni a 6-10 anni, la concussione per costrizione passa da 6-12 a 8-14.
Il patteggiamento
Il disegno di legge stabilirà che “l\’ammissibilità della richiesta di patteggiamento è condizionata all\’ammissione del fatto da parte dell\’imputato e alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato”. Inoltre, come avviene già per i mafiosi, al condannato per corruzione saranno sequestrati tutti i beni di cui non è in grado di dimostrare la provenienza lecita.
Prescrizione
I tempi per usufruire della prescizione saranno allungati per tutti i reati di corruzione, fino a portarli a raddoppiare. Inoltre la prescrizione si potrebbe fermare dopo la sentenza di primo grado, con la promessa di un processo breve d\’appello (massimo due anni) e una revisione in Cassazione che non può superare l\’anno. Ma di tutto questo si discuterà ancora parecchio e non è chiaro cosa uscirà dal Consiglio dei ministri.
Riparazione pecuniaria
Con una sentenza di condanna per i reati in oggetto, viene “sempre ordinato il pagamento di una somma pari all\’ammontare di quanto indebitamente ricevuto dal pubblico ufficiale o dall\’incaricato di un pubblico servizio a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell\’amministrazione cui il pubblico ufficiale o l\’incaricato di un pubblico servizio appartiene”.