Da un recente studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università Piemonte Orientale, si è scoperto che un uso pregresso e attuale di fitofarmaci per la coltivazione del riso, può verosimilmente spiegare l’eccesso di neoplasie rilevate nel settore agricolo del Vercellese.
Chi lavora in ambito agricolo può essere esposto ad una serie di agenti di diversa natura, agenti fisici, chimici e biologici.
Tra gli agenti chimici sicuramente l’esposizione a prodotti fitosanitari riveste un ruolo importante. I principi attivi in essi contenuti possono avere proprietà cancerogene.
Per questo motivo, ho presentato un’interrogazione in Commissione Agricoltura per verificare che sul mercato siano ammessi fitofarmaci sicuri e non dannosi per la tutela della salute e l’ambiente.