Desta molta preoccupazione il piano di riordino di Poste Italiane presentato dall’amministratore delegato Francesco Caio.
Saranno molti gli uffici chiusi in Piemonte e circa 130 sportelli di piccoli paesi che non funzioneranno più a tempo pieno bensì a singhiozzo, cioè soltanto per due o tre giorni a settimana o che rischiano la chiusura definitiva.
Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di assicurare che Poste italiane eroghi un servizio puntuale ai cittadini, chiedendo di convocare un tavolo istituzionale con Poste italiane SpA e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di valutare soluzioni occupazionali alternative per coloro che sono coinvolti nel piano di riorganizzazione presentato.