Premessa
In settimana l’unico testo esaminato alla Camera è stato il documento della Commissione antimafia preparato per il semestre europeo. Una modalità di lavoro scelta per consentire alla 1° Commissione Affari istituzionali di procedere nell’esame della riforma costituzionale che dovrà arrivare in aula il 16 dicembre. Il regolamento della Camera infatti prevede che non possano svolgersi contemporaneamente lavori d’aula con voto e lavori di commissione. La discussione sul testo dell’antimafia è avvenuta nel clima fortemente segnato da Mafia capitale che ha avuto un pessimo riscontro: anziché la serietà di una discussione corale necessaria, i cori da stadio con insulti con i quali il M5S ha accompagnato le proprie dichiarazioni di voto sul testo proposto dalla Commissione, peraltro votato all’unanimità. Il M5S e il suo direttorio hanno dimostrato una volta di più l’interpretazione del proprio ruolo in Parlamento come l’esercizio di una rappresentazione teatrale arrivando perfino a esplicitare che la ragione delle loro urla stava nel fare arrivare al paese – in ascolto attraverso i canali che trasmettono i lavori parlamentari – la loro differenza!
- In aula è arrivata anche la discussione sul conflitto di interessi che però è stata rimandata in Commissione per i rilievi avanzati dalla Ragioneria dello Stato che non ha dato il via libera per mancanza delle coperture economiche delle competenze date all’Autorità anti corruzione
Relazione sul semestre di presidenza italiana dell’Unione europea e sulla lotta alla criminalità mafiosa su base europea ed extraeuropea, approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (Doc. XXIII, n. 2)
La risoluzione, che è stata approvata in maniera unanime, ha come obbiettivo il contrasto delle mafie a livello Europeo ed internazionale. E’ ormai una realtà ufficialmente riconosciuta che le mafie ricavano i maggiori introiti valicando i confini nazionali e agendo nei Paesi europei e internazionali tramite il traffico di droga, il riciclaggio di denaro, la tratta degli esseri umani ma anche come holding economico finanziare perfettamente inserite nell’economia legale tramite una grande disponibilità di liquidità e capitale. Per queste ragioni le leggi nazionali sono fondamentali ma non sufficienti, è necessario realizzare una strategia che contrasti le organizzazioni criminali a livello internazionale a partire dall’Europa, che punti alla condivisione di informazioni e strategie di azione e alla riduzione delle differenze normative fra paesi.