Premessa
1) Nella settimana alle nostre spalle i lavori alla Camera si sono concentrati prima sul voto della legge di stabilità (sabato e domenica), poi sulla conclusione dell’esame di diverse mozioni che – ricordo – sono atti di indirizzo del governo su argomenti diversi e infine sulla terza lettura del disegno di legge sulla custodia cautelare. Come sempre segue un commento più dettagliato sui singoli punti ma in premessa è utile sottolineare che anche se la legge di stabilità contiene scelte positive (a partire da quei 18 miliardi di riduzione della tassazione) rimane aperto il tema degli investimenti pubblici per far ripartire il paese e delle risorse per finanziarli: dalla contesa con l’Europa per lo scorporo dal patto di stabilità degli investimenti pubblici all’uso del risparmio previdenziale (oltre che postale) nell’economia reale.
2) Ma il contesto della discussione parlamentare di questa settimana è stato particolarmente difficile: l’indagine sull’intreccio nella capitale tra mafia e partiti si è abbattuto pesantemente sulla credibilità della politica. Di fronte al malaffare scoperchiato si rischia la rottura definitiva tra cittadini, istituzioni e partiti. Un malaffare che ha lucrato sui drammi dell’immigrazione e si è fatto beffe delle insicurezze delle persone: da un lato alimentando l’insofferenza per i rom e i centri di accoglienza (basti pensare alle manifestazioni di Alemanno e company) dall’altro lucrando sui trasferimenti europei dedicati. Se è vero che l’intreccio mafia-partiti ha una matrice prevalentemente nera, è altrettanto vero che ha riguardato tutti e ha inquinato le forme più moderne della partecipazione politica come le primarie: per questo non è tempo di minimizzare. Quello che è successo può essere un punto di non ritorno nel rapporto cittadini/politica o un nuovo inizio. La sinistra e il Pd devono cogliere l’indagine della magistratura come una opportunità, l’ultima, per restituire autorevolezza alla politica. Per farlo non è necessario sciogliere il Consiglio comunale ma è sicuramente necessario la discontinuità nei gruppi dirigenti di partito a tutti i livelli e il ritorno all’antico della politica come rappresentanza.
In settimana alla Camera si è discusso di:
- Disegno di legge: Legge di stabilità 2015
- Ratifiche
- Mozione iniziative volte alla separazione societaria della infrastruttura della rete di telecomunicazione e alla definizione del relativo modello di governante
- Mozione iniziative per l’impiego di parte del risparmio previdenziale per interventi a sostegno dell’economia
- Seguito della discussione della proposta di legge: Ferranti ed altri: Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali. Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di visita a persone affette da handicap in situazione di gravità
- Nel XV anniversario della scomparsa di Nilde Iotti
Disegno di legge: Legge di stabilità 2015 (A.C. 2679-bis-A)
Nella legge di stabilità sono presenti misure per diminuire il cuneo fiscale e cioè le tasse su lavoro e imprese: in totale 18 Miliardi, 10 con il bonus fiscale, 5,6 sull’IRAP, quasi uno con l’espansione del regime forfettario per i lavoratori autonomi e circa 1,7 per gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Soprattutto sull’IRAP si elimina il costo del lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile. Inoltre si rende strutturale il bonus degli 80 euro per i lavoratori dipendenti, con un reddito tra 8.000 e 24.000 euro. Anche il credito d’imposta, l’ecobonus, e le nuove norme sui buoni pasto tagliano le tasse su lavoro e imprese, mentre gli aumenti riguardano solo le rendite finanziarie. Si agisce per contrastare l’evasione fiscale tramite misure come il reverse charge e lo split payment. Sul lavoro si conferma la direzione presa nel jobsact privilegiando il contratto a tempo indeterminato, eliminando il costo dall’IRAP (solo per questa tipologia del lavoro), e introducendo gli sgravi contributivi per tre anni per le nuove assunzioni a tempo indeterminato che si faranno nel 2015. Sono stati stanziati 2 miliardi, più 200 milioni di euro aggiunti in Commissione, sia per il 2015 che per il 2016, per gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro, sono state eliminate le penalizzazioni per le pensioni fino al 2017 e inseriti tetti per le pensioni più alte. Un miliardo di euro nel 2015, e tre miliardi dal 2016, per il progetto la buona scuola, 50 milioni di euro per l’efficienza sistema giudiziario, e dieci per il pacchetto riforma della giustizia, è stato eliminato del Patto di stabilità interno per le regioni e allentato di quasi il 70 per cento per gli enti locali. Sono stati stanziati 2 miliardi per la sanità e 500 milioni per le famiglie. Le misure sono state finanziate con l’aumento dell’indebitamento netto – dal 2,2 per cento a legislazione vigente si va al 2,6 per cento –, con le misure di lotta all’evasione fiscale e con la spending review sulla presidenza del consiglio e gli otto Ministeri. Sono state tagliate risorse alle regioni e agli enti locali, anche se l’intesa con l’Anci, recepita in commissione, rende meno duro il taglio ai comuni. Vi è l’accordo per la modifica di alcuni aspetti in Senato: il taglio alle regioni, i fondi pensione, editoria e altro, mentre il taglio ai patronati è stato depotenziato già alla Camera. Il lavoro in Commissione ha permesso di rafforzare anche le politiche industriali con il rifinanziamento della legge Sabatini, le risorse per il made in Italy e per l’Agenzia spaziale. Lo stesso vale anche per gli investimenti, sia per affrontare le emergenze da calamità naturali, che passano da 140 a 200 milioni, che per una migliore gestione dei fondi di coesione, essenziali soprattutto per il Mezzogiorno.
Ratifiche
La camera ha approvato le seguenti ratifiche: Accordo di cooperazione con il Governo della Repubblica di Turchia sulla lotta ai reati gravi, in particolare contro il terrorismo e la criminalità organizzata (Approvato dal Senato) (A.C. 2276); Protocollo di modifica alla Convenzione con il Governo degli Stati uniti messicani per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali (Approvato dal Senato) (A.C. 2279); Accordo con il Governo degli Stati Uniti d’America finalizzato a migliorare la compliance fiscale internazionale e ad applicare la normativa F.A.T.C.A. (A.C. 2577)
Mozioni Paolo Nicolò Romano ed altri n. 1-00515, Dorina Bianchi ed altri n. 1-00657, Caparini ed altri n. 1-00658, Bergamini e Palese n. 1-00663, Quaranta ed altri n. 1-00664 e Bruno Bossio ed altri n. 1-00678: Iniziative volte alla separazione societaria della infrastruttura della rete di telecomunicazione e alla definizione del relativo modello di governante
Queste mozioni chiedono al Governo di impegnarsi per eliminare il gap digitale che contraddistingue l’Italia. Infatti se risultiamo quasi allineati ai livelli europei sulla banda larga, sula banda ultra larga il divario risulta allarmante. L’80 per cento dei cittadini è connesso tra 2 e 10 megabit e solo lo 0,6 per cento con banda superiore a 30. In Europa, viceversa, abbiamo il 45 per cento connesso tra 10 e 30 e ben il 21 per cento oltre i 30 megabit. l’Agenda digitale europea fissa obiettivi infrastrutturali molto ambiziosi. Tra questi il più importante è che entro il 2020 il 50 per cento della popolazione sia effettivamente connessa a 100 megabit. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi c’è bisogno di una strategia nazionale che punti a incentivare la realizzazione di infrastrutture e promuovere un’economia digitale.
Mozioni Di Gioia, Morassut, Di Salvo ed altri n. 1-00602, Prataviera ed altri n. 1-00639 e Ciprini ed altri n. 1-00650: Iniziative per l’impiego di parte del risparmio previdenziale per interventi a sostegno dell’economia
Con le mozioni si chiede al Governo di impegnarsi per fare in modo che parte del risparmio previdenziale, su base consensuale e garantendo la tutela del risparmio stesso, venga utilizzato per la promozione di interventi a sostegno dell’economia reale del Paese. Molti di questi fondi attualmente vengono investiti all’estero. Crediamo invece sia più utile recuperare risorse da immettere nell’economia Italiana per uscire dalla crisi.
Seguito della discussione della proposta di legge: Ferranti ed altri: Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali. Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di visita a persone affette da handicap in situazione di gravità (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato) (A. C. 631-C)
Con il provvedimento (in terza lettura alla Camera e che torna nuovamente al Senato) si punta ancora una volta a migliorare la situazione disastrosa che contraddistingue le carceri italiane e la condizione in cui vivono i detenuti. In particolare si agisce sulla carcerazione preventiva, strumento abusato in questi anni e che ha contribuito ad affollare le carceri con individui solo sospettati di aver commesso un reato e quindi per la Costituzione italiana ancora innocenti. Ancora una volta la Lega Nord non ha perso occasione per condurre sul testo un’opposizione demagogica in linea con lo spirito che anima li nuovo volto nazionale razzista e securitario.
Nel XV anniversario della scomparsa di Nilde Iotti
La Camera ha commemorato Nilde Iotti al quindicesimo anno dalla sua scomparsa. Prima donna presidente della Camera, esempio di eleganza e forza della politica con e per le donne.