Approvata dalla Camera la Legge di Stabilità che contiene la conferma del bonus Irpef di 80 euro, l’esclusione della componente lavoro dall’Irap, la totale decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, la temporanea possibilità per i lavoratori del privato di scegliere di avere in busta paga un anticipo del Tfr, una riduzione di tasse e contributi su imprese e famiglie che nessun governo ha mai fatto in queste dimensioni: sono i tratti distintivi – insieme alle misure di “spending review” e al rafforzamento della lotta all’evasione fiscale – di una manovra anticiclica, nata dalla consapevolezza che l’Italia si trova in una situazione di recessione ormai da tre anni e dalla determinazione ad arrestare questa china.
Complessivamente, gli interventi previsti dalla manovra ammontano a circa 32,4 miliardi di euro per il primo anno, a 45,8 miliardi nel 2016 e a 46,3 miliardi nel 2017. L’ammontare per il 2015 era di 36,2 miliardi prima dell’intervento correttivo del Governo in seguito alle osservazioni formulate dalla Commissione europea il 22 ottobre scorso. Si ha così un miglioramento di 4,5 miliardi dell’indebitamento netto, programmato per il 2015 al 2,6 per cento del Pil contro il 2,9 per cento iniziale. A copertura delle misure espansive, la manovra reperisce nuove risorse per circa 26,5 miliardi di euro nel 2015, di cui oltre 16 miliardi tramite riduzione della spesa e circa 10 miliardi da aumenti delle entrate.