Un vero e proprio censimento informale, se così si può definire, promosso nei giorni scorsi dalla Curia di Milano ha sollevato un polverone. La Chiesa ha chiesto agli insegnanti di religione milanesi di segnalare le scuole a favore dei gay. Con questa etichetta il clero bolla le scuole in cui si affronta apertamente il tema dell’omosessualità con gli alunni, sottolineando il diritto di ogni individuo alla scelta del proprio orientamento sessuale. La circolare arrivata nelle mani dei professori porta la firma di don Gian Battista Rota, il responsabile di settore della Diocesi meneghina che cura i rapporti con gli insegnanti di religione della provincia.
Nel documento la Curia spiega che intende avere un’idea più chiara sulla diffusione dell’omosessualità, all’identità di genere e quantificare le scuole coinvolte. Come espresso chiaramente nella lettera, la Chiesa vuole tutelare gli studenti dalle pressioni ideologiche che avrebbero subito negli ultimi tempi.
Insieme ad Alessandro Zan e Luigi Lacquaniti ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro di censurare l’iniziativa adottata dalla curia di Milano e quali iniziative intende attuare per porre fine all’ondata di omofobia e autoritarismo confessionale che si sta imponendo sempre di più nel mondo dell’istruzione scolastica del nostro Paese.