E’ grave quanto riportano gli organi di stampa secondo cui una signora si è vista negare per mesi dall’Asl un farmaco per la cura del mesotelioma pleurico, tumore legato all’esposizione all’amianto, trovandosi a dover ricorrere ad uno specialista privato per ottenerlo dietro pagamento.
Ancora più grave che il caso sia avvenuto nell’asl di Vercelli ovvero a poche decine di chilometri da Casale Monferrato, città martire dell’amianto.
Nonostante l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta sia già intervenuto puntualmente sulla questione, abbiamo voluto presentare un’interrogazione parlamentare per evitare che simili casi possano ripetersi in altre parti del Paese dove la sensibilità sull’amianto e sulle patologie asbesto-correlate possano essere inferiori rispetto alla realtà piemontese.