Possiamo però fare dei raffronti laddove questo istituto è prassi da più di quindici anni come nel Regno Unito, dove nell’arco di quindici anni sono state smobilitati in questo senso più di 5 miliardi di euro e la destinazione per lo più di questi capitali è andata in una sorta di solidarietà generazionale, favorendo l’acquisto delle prime case degli eredi o di quelli che sarebbero gli eredi dei mutuatari, e credo che sia un effetto assolutamente positivo.
Crediamo anche che sia un valido strumento molto più garantista dell’attuale utilizzo della vendita della nuda proprietà, perché garantisce effetti di garanzia e meno speculativi. Così come le correzioni che ne vengono fatte all’attuale normativa sono assolutamente condivisibili, perché danno principi di garanzia nei confronti di chi ottiene il finanziamento e soprattutto nell’istituto e nella capacità di produrre effetti a questo istituto, nel senso di accedervi, da considerare soprattutto l’applicazione di agevolazioni fiscali, così come sono previste per le operazioni di credito a medio e lungo termine.
Quindi avere garanzie anche dal punto di vista del beneficio fiscale non è irrilevante rispetto alla capacità di far sì che politiche possano trovare efficacia e applicazione nel nostro Paese.
Inoltre, la natura ipotecaria della garanzia sul prestito, dà possibilità di garanzie non solo nei confronti del creditore, e quindi nella capacità di esigere poi un credito fornito, ma anche agli eredi, e quindi della totale libertà rispetto all’attuale istituto della nuda proprietà, così largamente utilizzato per far fronte a necessità di natura economica impellente rispetto ad essi. E quindi dà la possibilità di garantire una libera scelta, una volta finito il contratto, agli eredi, di riscattare oppure di procedere alla vendita dell’immobile dato in garanzia.
Si tratta di un aspetto non irrilevante, perché tiene conto anche degli a affetti nella valutazione della qualità della vita, dando la possibilità di fare una scelta di questo genere. Le condizioni economiche attuali imporrebbero altre scelte ben più drastiche, anche sulle condizioni e sul benessere della vita, di trasferirsi piuttosto che fare scelte di natura economica diverse. Invece, in questo caso, si garantisce la possibilità di avere libertà di scelta, a fronte di condizioni economiche assolutamente mutate rispetto al passato.
È per queste ragioni che, pur rilevando che tutto ciò avviene in un momento drammatico in termini economici, in cui i crediti continuano a non ripartire, come ci dicono i dati della Banca d’Italia di qualche giorno fa, il gruppo Libertà e Diritti-Socialisti Europei esprime il proprio voto favorevole a questo provvedimento.