Ho votato favorevolmente al DL IRPEF e sono stato tra quelli che hanno insistito perché SEL votasse in questo modo.
Dare un parere favorevole a questo provvedimento non significa aderire acriticamente alle politiche economiche del Governo Renzi, ma significa esercitare quel ruolo di “opposizione nel merito” che abbiamo sempre rivendicato. Sarà anche vero che i mitologici 80 euro li percepiranno una minoranza di italiani, ma si tratta pur sempre di circa 10 milioni di lavoratori dipendenti che delle politiche dell’austerity hanno subito il peso maggiore e sono sempre stati dimenticati.
Non ci sono i cassaintegrati, le partite IVA, i pensionati e altre categorie? Bene, sfidiamo il Governo per perché anche a loro sia garantito questo beneficio, e soprattutto venga stabilizzato e non solo per l’anno in corso.
Ricordiamoci che all’inizio del dibattito sul taglio del cuneo fiscale eravamo in pieno derby tra taglio dell’IRAP (tassazione alle imprese) e IRPEF (tassazione del lavoratori) gli economisti, i “poteri forti”, Squinzi e tutta Confindustria non tifavano certo per alleggerire il carico fiscale ai lavoratori dipendenti. Allo stesso modo questi stessi non contemplavano certamente tra le coperture l’aumento di sei punti percentuali la tassazione delle rendite finanziarie.
E’ vero ci sono tagli, gli ennesimi, agli Enti Locali. E’dalla finanziaria del 2008 che i tagli agli Enti Locali sono pesantissimi, certamente più che in questo caso, ma mai nessuno si è immaginato di compensarli in qualche modo. Invece, in questo caso i tagli si concentrano principalmente sulle Regioni (che non hanno brillato per utilizzo delle risorse) e si introducono il limite dei compensi dei manager pubblici e delle partecipate, il percorso di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, l’esclusione dal patto di stabilità per interventi sull’edilizia scolastica. Credo sia positivo anche che si sia finalmente arrivati alla definizione di un fondo di 300 milioni di euro presso la Cassa Depositi e Prestiti per gli Enti in dissesto.
Penso che Sinistra Ecologia Libertà con il suo voto positivo abbia riscoperto la propria capacità di stare nel Centro-Sinistra, ma ancor più in connessione con le aspettative di un Paese che affronta con difficoltà la crisi economica e i suoi risvolti sociali.