Ora anche il TAR del Lazio conferma ciò che abbiamo sostenuto sino dall’inizio di questa vicenda: ovvero che la tassazione del 58,5% sulle sigarette elettroniche è illogica ed insensata e presenta profili di irragionevolezza tali da giustificare la sottoposizione della questione alla Corte costituzionale.
Una tassazione voluta dal Governo Letta, che avrebbe dovuto entrare in vigore all’inizio dell’anno e che assimilava tutti i prodotti correlati alle e-cig, indipendentemente che fossero liquidi contenenti nicotina o semplici batterie elettriche. Una vicenda che dimostrava la totale incapacità di conoscenza di un mercato e di un settore produttivo e che oggi per via amministrativa viene bloccata.
Meglio sarebbe stato se il Governo, ed in particolare il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avesse ascoltato gli avvertimenti di Sinistra Ecologia Libertà e di altri gruppi dell’opposizione, invece di mettere così a rischio il settore economico delle sigarette elettroniche, che nel nostro Paese era in forte crescita.