Accade che un giovedì mattina il Ministro Franceschini si presenti in Aula a Montecitorio e candidamente, dopo che la settimana se ne è andata a discutere altri, per quanto importantissimi provvedimenti, ma non in scadenza, ponga la fiducia su una cosina che si chiama privatizzazione di Banca d’Italia.
Forse sarà questa la nuova fase della democrazia, ma questo atteggiamento ha caratteristiche molto preoccupanti. In primo luogo per la fretta che ha caratterizzato il provvedimento, che è stato sottratto da un dibattito pubblico, quindi per il ricatto insito nel decreto che vi abbina il tema dell’IMU.
Come se questo non bastasse è stato ignorato il fatto che domani Sinistra Ecologia Libertà inizierà il proprio Congresso e questa calendarizzazione porrà i Deputati di SEL di fronte all’impossibiltà di partecipare ai lavori se decideranno di votare in Aula. Se con la consueta rozzezza il M5S dice che “se ne fregano dei congressi degli altri partiti”, è bene ricordare che mai si è portato così poco rispetto nei confronti di una forza politica, e che qualche mese fa il Parlamento si bloccò per due giorni per i “mal di pancia” di Berlusconi e dell’allora PDL, e che i lavori parlamentari regolarmente tengono in considerazione delle scadenze o delle direzioni del PD.
Se questa è la nuova fase della democrazia, penso che ci siamo allontanati di molto dai fondamentali.