Sel, Movimento 5 Stelle, Pd e Forza Italia: tutti insieme per tentare di salvare le sigarette elettroniche dalla morte per tasse. Il settore infatti è in crisi da quando, a giugno, è stata introdotta una tassazione al 58,5% introdotta con il decreto Lavoro-Iva.
A parlare, in modo duro, è il deputato Fabio Lavagno che parla di una “tassazione illogica, eccessiva e depressiva nei confronti di un settore nato da poco in Italia”. Così, ora, nasce un asse trasversale che tenta di ridurre le tasse su liquidi e ricambi. A spiegarlo è l’agenzia Public Policy.
Parole (quelle di Lavagno ndr) che riassumono anche le posizioni dei deputati Aris Prodani (M5s), Sabrina Capozzolo (Pd) e Ignazio Abrignani (Fi) presenti alla conferenza stampa. “Sulla tassazione del settore – aggiunge Lavagno – sono stati molti gli emendamenti presentati nei vari decreti che abbiamo esaminato negli ultimi mesi, ma tutti sono stati bocciati”.
A riguardo, anche alla legge di Stabilità è stata presentata una proposta di modifica che riguarda le e-cig: l’emendamento, a firma Aris Prodani ma che sarà sottoscritto anche da Pd, Fi e Sel, prevede un’imposta di fabbricazione sui liquidi delle sigarette elettroniche pari a 20 centesimi per millilitro. Tra le proposte – ha annunciato in conferenza stampa la deputata Sabrina Capozzolo – una mozione per chiedere al Governo di introdurre un altro tipo di tassazione.
“Sottoscriverò anch’io – ha aggiunto – l’emendamento Prodani, c’è bisogno di modificare la tassazione, altrimenti rischiamo di far chiudere il settore”. “Non deve essere – ha precisato Prodani (M5s) – una battaglia di bandiera, perché la politica deve dare risposte al mondo imprenditoriale che deve creare le condizioni per lo sviluppo per un settore che sta crescendo. Chi vuole fare impresa deve avere delle regole chiare e semplici“.
Fonte : Blitz Quotidiano