Valeva la pena spendere 700 mila Euro per piazza Mazzini? Vedendo la realizzazione pensiamo che siano in molti a porsi questa domanda.
Un progetto dal sentore fugace e futurista che avrebbe dovuto, come un faro nella notte, ridare smalto e rivestir di gloria la città, si rivela invece un pugno negli occhi e una presa in giro nei confronti dei casalesi.
Pavimentazione nuova, rigorosamente in pietra di Luserna, pionieristico sistema di illuminazione a sostituire le lanterne in stile umbertino e nuove sedute (no, non panchine. Sedute) capaci di far rimpiangere le assurde panchine precedenti abbarbicate ai lampioni.
Questo scherzo costa ai cittadini di Casale 700 mila Euro (di cui poco più 300 mila finanziati dalla Regione Piemonte) inseriti nel Piano di qualificazione urbana, che coinvolgerà anche l’area di iniziale di via Saffi. Occorre che questo sia chiaro, poiché, dalle dichiarazioni di esponenti dell’Amministrazione, sembrerebbe che questi lavori siano il frutto di un ignoto benefattore.
Benefattore che, alla fine, si rivela essere proprio la cittadinanza intera che per sedersi a mangiare un gelato o a riposare dopo le fatiche di una giornata ha dovuto, di tasca propria e a sua insaputa, investire in un tale progetto.
Sinistra Ecologia Libertà Casale Monferrato