Dopo più di un anno l’Eni fa marcia indietro. Il progetto viene fermato perché è troppo vicino al centro abitato. Ma la compagnia energetica italiana non rinuncia e fa sapere che entro poco tempo presenterà un nuovo progetto. “Ci troviamo in un evidente conflitto d’interessi” - spiega Fabio Lavagno, Deputato di SEL - “l’Eni è una partecipata statale che vuole aumentare le vendite di gas, ma il governo dovrebbe incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili”.
“La continuità del governo Letta” – continua Fabio Lavagno – “rispecchia quello del governo Monti, il quale aveva licenziato un piano strategico sull’energia, il cosiddetto piano Passera, che orfano della scelta nucleare, e tenendo conto della forte spinta anti-nuclearista presente nel nostro paese, ancora una volta si ostina nella ricerca obsoleta di tecnologie totalmente datate come sono gli idrocarburi”.