La sentenza della Corte costituzionale che di fatto, rilevando incongruenze sulla normativa regionale, lascia a casa più di un centinaio di lavoratori dei gruppi del Consiglio regionale, ci costringe non solo a portare la dovuta solidarietà a questi lavoratori, ma soprattutto ad interrogarci, fuori dalle retoriche su di uno strumento, la dotazione organica, fondamentale al corretto svolgimento del mandato dei Consiglieri.
Si tratta di una questione di democrazia e del suo esercizio e non può essere buttato semplicemente nel tritacarne dell’antipolitica.