Non è possibile restare indifferenti di fronte all’incertezza per il futuro degli addetti che operano nei siti piemontesi dell’ILVA di Novi Ligure e Racconigi.
L’interruzione produttiva a Taranto mette infatti a rischio il destino di circa un migliaio di lavoratori e delle loro famiglie in territori già fortemente provati da una crescente disoccupazione. Sono tessuti industriali interi a essere messi in difficoltà, poichè le ripercussioni ricadono sull’indotto.
Il Piemonte conosce bene sulla propria pelle cosa vuol dire la tragedia di una produzione industriale incentrata sul profitto e che lascia dietro di sè vittime come accaduto nel caso dell’Eternit.