Ci siamo, o meglio ci risiamo! Il Disegno di Legge che è approdato oggi al Consiglio regionale del Piemonte relativo alle nuove norme urbanistiche,si inserisce nel solco ideologico di altri provvedimenti già assunti dalla maggioranza di Centro-Destra in questi anni.
Liberismo spacciato per efficienza e sburocratizzazione; impoverimento della partecipazione e svilimento del ruolo dei Consigli comunali sono i capisaldi di questa che speriamo non diventi la nuova legge urbanistica del Piemonte.
La proposta peraltro non ha le caratteristiche di una nuova legge urbanistica, ma si presenta come un consistente impianto emendativo alla legge urbanistica piemontese (la legge Astengo del 1977). Il principio furbesco da cui prende avvio il ragionamento è l’adeguamento normativo alla luce della più recente legislazione nazionale in materia edilizia.
In realtà, si riscrive la legge urbanistica introducendo procedimenti, con l’alibi dello snellimento, che di fatto evitano la funzione di programmazione dei consigli e portando gran parte dei procedimenti in capo agli esecutivi.
i diritti edificatori sono disciplinati in quasi tutte le regioni….
quindi non mi sembra niente di inedito anzi il Piemonte è arretrato (Lombardia, Veneto docet)