Giunto ormai alla fase finale il “processo Eternit” che si svolge a Torino sembra continuare a presentare aspetti inquietanti. Nei mesi scorsi abbiamo assistito a forme di “spionaggio” ai danni dell’Associazione vittime amianto e all’accettazione, in gran segreto, da parte del Comune di Cavagnolo della somma di 2,2 milioni di Euro per revocare la propria costituzione di parte civile nel processo.
Oggi, dagli organi di informazione, apprendiamo che analoga proposta, anche se più consistente dal punto di vista economico sarebbe stata fatta nei confronti del Comune di Casale Monferrato.
Non siamo mai intervenuti nella vicenda giudiziaria e non lo faremo certo ora, ma ci appaiono quanto meno poco decise le parole di Giorgio Demezzi, Sindaco della città che è stata sede dello stabilimento Eternit, che in un dichiarazione definisce la vicenda come “un’offerta preliminare su cui non è stata presa alcuna decisione”.
Sono parole che appaiono fuori luogo per il Sindaco della città martire per l’enorme numero di vittime da mesotelioma, da cui le battaglie sindacali che hanno portato sino al processo di oggi sono partite e in cui da oltre vent’anni vi è una politica continua e capillare di bonifiche dei siti contaminati da amianto tale da generare su questa materia una sensibilità difficilmente riscontrabile altrove.
Avremmo certamente preferito leggere parole che meno si discostassero dalle dichiarazioni dello scorso giugno in cui Demezzi, commentando la vicenda di Cavagnolo dichiarava che simili proposte non sarebbero nemmeno state prese in considerazione in una città come Casale.
Non vorremmo che il disastro in cui saranno gettati gli Enti Locali a partire dal prossimo bilancio a fronte dei continui tagli di un federalismo malato, possa rendere, su queste vicende, Comuni che hanno subito simili tragedie più malleabili, nei confronti di una battaglia che è civile, prima ancora che politica.
Auspichiamo che il Sindaco rimedierà con decisione a questo scivolone e vorrà prima di tutto confrontarsi con l’Associazione familiari vittime amianto, con le organizzazioni sindacali e con gli altri Enti Locali, oltre che, come doveroso, con gli organi istituzionali del Comune.
Monica Cerutti Consigliera Regionale SEL – Coordinamento nazionale SEL
Fabio Lavagno Consigiere Comunale Casale M. – Coordinatore regionale SEL