Giardini “Cavallero”: un affronto per la memoria di Casale

12 years ago by in Articoli, Casale M. -Consiglio Comunale, Città di Casale Monferrato, Comunicati Stampa

Restiamo allibiti di fronte alla dichiarazione del Sindaco di Casale Monferrato in cui si dice “particolarmente felice” per aver accolto la richiesta di intitolazione  di uno spazio pubblico a Ugo Cavallero ed individuando, a tale scopo, l’area dei giardini prospicienti l’Ospedale. 

I casi sono due: o Demezzi ignora la figura storica di quello che fu capo di Stato Maggiore dell’Esercito tra il 1940 e il 1943, i suoi legami con il regime fascista ed il suo ruolo non brillante durante il conflitto mondiale oppure è incapace di scindere il legami con una destra nostalgica, revisionista e tutt’ora aliena ai valori della Costituzione e della democrazia.

Purtroppo propendiamo per la seconda ipotesi, avendo, il Sindaco, scelto come data per questa celebrazione i giorni che coincidono con l’anniversario della marcia su Roma.

E’ possibile costruire una memoria condivisa di quel tragico periodo storico? Penso di sì, così come sono convinto però che il valorizzare personaggi che hanno nelle proprie biografie, senza citare le aneddotiche, molti aspetti ambigui sia il modo certamente più sbagliato per farlo.

Casale non si merita questo affronto. La nostra città è una città martire del fascismo. Come può il Sindaco giustificare, senza ipocrisie ed in modo trasparente, la sua presenza alla Commemorazione annuale dell’eccidio della Banda Tom e contemporaneamente farsi promotore di simili azioni?

In realtà, forse non si tratta di volontà di costruire una memoria condivisa, ma si tratta solo di ambiguità ed opportunismo.

Rivolgo pertanto un accorato appello al Sindaco perché, anche se alla vigilia dell’intitolazione, riveda questa infelice decisione, gliene sarà grata la memoria della Città.

Fabio Lavagno  (Sinistra Casalese – Sinistra Ecologia Libertà)

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0 Responses to “Giardini “Cavallero”: un affronto per la memoria di Casale”


fabiolavagno
18 novembre 2011 Rispondi

Caro Duca Nero, la sua è un’opinione che (ovviamente) non condivido ma che cerco di rispettare. Non vedo però come le cose che lei sostiene possano essere avvalorate da questa azione di intitolazione toponomastica.

DucaNero
18 novembre 2011 Rispondi

La VERA vergogna non è intitolare un giardino al Sig.Cavallero la vera vergogna sono i crimini dei partigiani dopo l armistizio del 8 settembre d cui nn si parla mai moltissime azioni pseudo militari d cosiddetta resistenza hanno avuto solo come conseguenza molti dei tristi eccidi eseguiti x rappresaglia dalle truppe nazionalsocialiste tedesche. Credo che i sinistroidi casalesi dovrebbero pensare ai loro scheletri negli armadi e ricordarsi che l Italia è stata liberata dagli americani e dagli inglesi non da loro che l avrebbero invece se nn fossero stati fermati consegnata alle dittature comuniste dell europa del est..ONORE a Cavallero E W L’Italia!

Roberto Moretti
28 ottobre 2011 Rispondi

E’ una vergogna inaccettabile intitolare un pezzo della nostra città ad un personaggio che , in qualità di ufficiale fascista si è macchiato del genocidio messo in atto in Ethiopia .
Una vergogna nazionale con la quale ci siamo sempre rifiutati di fare i conti.
Come se non fosse sufficiente la stele dedicata a quel macellaio di badoglio.
Una società civile a cui sia rimasta ancora un ombra di coscienza non lo può accettare !
Mi vergogno profondamente di essere concittadino di un figuro come cavallero.
vorrei tanto non dover aggiungere vergogna alla vergogna.

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