Manovra finanziaria: macelleria sociale senza sbocchi per la ripresa

13 years ago by in Articoli, Comunicati Stampa, Economia, SEL Coordinamento Regionale Tagged: , ,

La manovra finanziaria targata Tremonti, sia pure nell’ultima versione proposta, si presenta come un provvedimento incapace di proporre una minima ripresa economica dell’Italia.

L’unica cosa che si capisce è il recupero di 47 miliardi di euro in corso di mandato, che giungono a 68 miliardi complessivamente, scaricando gli oneri maggiori sui Governi futuri. Viene così superata la Grecia che ha predisposto un recupero di 64 miliardi.

L’aspetto più intollerabile che assume la manovra è però quello di “macelleria sociale” rivolta sostanzialmente alle aree meno abbienti e più indifese della popolazione.

Aspetto del tutto evidente sui tagli agli incentivi per nuova occupazione, sul blocco dei contratti e del turn-over per il pubblico impiego, sull’aumento dei ticket sanitari, sui tagli alla scuola, sui tagli finanziari per le Regioni e i Comuni (che per conseguenza dovranno ridurre i servizi o imporre nuovi prelievi locali).

La parte più significativa è l’intervento in materia pensionistica, con l’allungamento dell’età pensionabile per le donne a partire dal 2014 e col blocco o riduzione drastica dell’adeguamento delle pensioni all’aumento del costo della vita.

Questa parte appare ancor più grave a fronte dello studio del CENSIS, pubblicato nei giorni scorsi, che ci rivela, tra l’altro, che nel futuro pensionistico dei giovani, nel 2050, circa uno su due potrà contare su meno di 1.000 euro al mese.

Come SEL del Piemonte pensiamo che l’insieme del provvedimento sia non solo inadeguato, ingiusto e punitivo rispetto ai bisogni di ampie fasce sociali, ma che si muova in direzione del tutto sbagliata anche per il futuro di quella impropriamente viene definita “azienda Italia”, proponendo ennesimi e perniciosi interventi finanziario-contabili al posto di coraggiosi progetti di rilancio del lavoro sui nuovi fronti dell’economia sostenibile.

Riteniamo pertanto necessaria e urgente un’ampia mobilitazione dell’intero Centrosinistra per porre fine ad un Governo che rischia di farci uscire definitivamente dal contesto europeo.

Coordinamento Regionale SEL Piemonte

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