“Oggi in Val di Susa si sono visti due modi diversi di manifestare : uno grande, bello e nonviolento, un altro residuo entro il quale non ci possiamo in alcun modo riconoscere.- dichiarano Fabio Lavagno coordinatore regionale SEL e Vanda Bonardo responsabile ambiente di SEL Piemonte – Ma per dar forza e luogo politico al primo, isolando la violenza di ogni origine, occorre un cambiamento di rotta che vada oltre le ideologie SI/NO Tav.
Occorre avere il coraggio di costruire una politica nuova per affrontare i problemi per quel che sono, in un mondo che sta cambiando e che ci chiede qualcosa di diverso per il nostro futuro. Per quanto possa sembrare illogico dopo tante decisioni prese, pure il nodo della fattibilità riemerge drammaticamente contro ogni tentativo di scorciatoia o di semplificazione e forzatura politica.”