L’uscita dell’UDC dalla maggioranza e le dimissioni di Caponigro sono lo specchio di quanto avevamo dichiarato sul bilancio del comune. Il bilancio approvato in fretta e furia dall’Amministrazione, che avevmo definito non solo presunto ma presuntuoso, non tiene per nulla in considerazione gli aspetti sociali e di sviluppo su cui bisognerebbe invece porre la massima attenzione in un periodo in cui la crisi economica sembra più aggravarsi che diminuire.
Il mantenere le cifre a fronte di bisogni crescenti, infatti, non significa confermare l’impegno precedente, ma dare una risposta minore rispetto al passato.
Per quanto riguarda il dato politico l’uscita dell’UDC non significa automaticamente che l’opposizione si sia ampliata, quello che è certo è che la maggioranza ha perso un pezzo. Siamo alla terza defezione importante: prima il
vicesindaco Berrone che preferisce tornare al suo lavoro piuttosto che restare a gestire il bilancio del
Comune; poi Desana dimessosi da Mondo in aperto contrasto con L’Amministrazione Demezzi e adesso Caponigro.
Difficile nascondere il fallimento e la mancanza di progettualità della gestione Demezzi.L’asse della maggioranza si sposta sempre più a destra. È una giunta che perde il contatto con ambienti moderati e tende a radicalizzarsi e a caratterizzarsi più per scelte ideologiche che di buona amministrazione.