Torniamo in piazza per difenderci dalla privatizzazione di un bene primario come l’acqua. L’iniziativa che si svolgerà in molte città dell’Italia sabato 4 dicembre a Casale Monferrato è organizzata dal Comitato in difesa dell’acqua pubblica in Piazza Santo Stefano.
La nostra battaglia non è solo di resistenza contro una cinica e neoliberista visione della realtà, perché abbiamo rilanciato una serie di possibilità che tracciano un’alternativa possibile alla gestione del servizio idrico: la creazione di enti di diritto pubblico che garantiscano la collettività dalle speculazione delle multinazionali e dei poteri forti di casa nostra sostenuti in maniera bipartisan; ma anche la prospettiva di un nuovo pubblico non statalista che faccia dellapartecipazione dei cittadini e dei lavoratori le gambe su cui muoversi.
Ma soprattutto che venga garantita la ripubblicizzazione dell’acqua e che venga garantito un diritto di tutti noi!
Chiediamo innanzitutto la moratoria sulle scadenze previste dal “decreto Ronchi”, ovvero lo stop immediato della messa a gara dei diversi servizi idrici, e sulla normativa di soppressione delle Autorità d’Ambito territoriale.
Questo almeno fino a quando i cittadini e le cittadine non si saranno potute esprimere attraverso un referendum che 1.400.000 persone hanno chiesto che venga realizzato.
Chiediamo da subito che la consultazione venga comunque effettuata entro, e non oltre, il 2011.