Maurizio Grassano dal 1993 è uno degli esponenti di punta della Lega Nord di Alessandria, nel 2008 è risultato il primo dei non eletti della Lega in Piemonte. Ed è subentrato alla Camera dopo le dimissioni di Cota. Attualmente è sotto indagine per concorso in truffa aggravata ai danni del Comune per un totale di 760 mila euro. Comune nel quale nel 2007 era stato proposto ed eletto presidente del Consiglio. Con i voti di tutta la destra.
Ecco il comunicato di SEL – Alessandria
Sulla vicenda di Maurizio Grassano il presidente della Regione Cota e la Lega Nord, invece di impartire lezioni di morale e di coerenza nei comportamenti, dovrebbero chiedere scusa ad Alessandria e agli alessandrini per chi hanno candidato al Parlamento Italiano.
E dovrebbero spiegare per quale motivo tre anni fa, quando i fatti per i quali Grassano è sotto indagine – per concorso in truffa aggravata ai danni del Comune – erano sostanzialmente già noti e di dominio pubblico, il medesimo sia stato proposto ed eletto a presidente del Consiglio Comunale di Alessandria. Con i voti di tutta la destra.
E ancora, per quale motivo nel 2008, solo due anni fa, la Lega Nord lo abbia candidato alle elezioni politiche in una delle posizioni di prestigio per le quali poteva essere eletto parlamentare. Come in effetti è stato, risultando il primo dei non eletti della Lega in Piemonte.
La verità è che per diciassette anni Grassano è stato, da Consigliere Comunale, uno degli esponenti di punta della Lega Nord di Alessandria. E se non fosse stato per una puntuale campagna giornalistica e l’azione di Guardia di Finanza e Magistratura, sarebbe ancora al suo posto. Nella Lega Nord.