L’articolo 15 del D.L. 135/09, approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati il 19 Novembre 2009, introduce alcune alla precedente normativa e muove passi ancora più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici locali, prevedendo l’obbligo di affidare la gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%.
Tale provvedimento sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.
Su queste basi è partita un’ ampia mobilitazione di associazioni e forze politiche, che hanno promosso una campagna per la raccolta di firme e la presentazione di quesiti referendari a difesa dell’acqua pubblica.
Anche a Casale la mobilitazione sostenuta in primis da Sinistra Casalese ha avuto ampio riscontro e partecipazione.
Parallelamente al percorso referendario Fabio Lavagno, Consigliere di Sinistra Casalese, promuove, attraverso la presentazione di un ordine del giorno, la formulazione, all’interno dello Statuto Comunale che definisca il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.