Questa settimana si sono tenute due sedute del Consiglio Comunale di Casale, nelle quali si è iniziati ad entrare nel vivo della nuova legislatura. Spiace constatare, ancora una volta, come gli organi d’informazione, e Il Monferrato, in particolare, quasi non riportino la posizione di Sinistra Casalese, sempre presente e sempre attiva nel dibattito consigliare, così come nel lavoro delle commissioni. La Sinistra a Casale si comporta come forza politica attenta, puntale sulle tematiche e dotata di responsabilità, forse perchè non rientra nei canoni dell’estremismo si preferisce tacerne e non darne conto.
Per rimediare a questa mancanza d’informazione proverò, insieme ad altri, a stilare d’ora in avanti periodici resoconti, che troveranno, per ora, ospitalità sul web, cercando di colmare la lacuna d’informazione che viene lasciata dagli organi di stampa locali.
Nella prima seduta del Consiglio di lunedì erano all’ordine del giorno principalmente punti relativi al bilancio: verifica degli equilibri e una piccola variazione. Rispetto agli equilibri di bilancio l’Assessore Berrone, non ha potuto fare a meno di riconoscere alla precedente amministrazione una buona gestione delle finanze, che è stato possibile rispettare il patto di stabilità con un leggero ritardo nei pagamenti dei fornitori e che questo mai era avvenuto dal passato, dando atto che il Comune di Casale si è sempre dimostrato “un buon pagatore”. Rispetto la variazione di bilancio si è trattato principalmente di gestire l’avanzo di amministrazione e destinarlo al progetto Eternot per la riqualificazione del quartiere Ronzone.
Nel nostro intervento abbiamo segnalato come una maggioranza roboante in campagna elettorale ora inizi a cambiare totalmente passo; attenta prudente al limite dell’immobilismo e che si rifugia nei progetti portati avanti dalla Giunta Mascarino.
Stessa situazione si è verificata per il punto relativo al progetto di riuso per le piattaforme di e-government, progetto portato promosso da Roberto Quirino, all’epoca della sua presenza in giunta e oggi finalmente approvato e finanziato. Si tratta di un progetto importante – come abbiamo evidenziato in Aula – che vede Casale capofila di una lunga serie di comuni, tra cui Biella e Novara, per l’offerta di servizi on-line ai cittadini e e strategico per gettare le basi affinché il Comune di Casale diventi “centro-servizi” per i piccoli comuni del Monferrato. Abbiamo inoltre detto che questa è la nostra visione di una politica territoriale che auspichiamo, una politica che guardi al futuro e non al passato o alle rivendicazioni, che si traducono nell’attribuzione di deleghe folkloristiche come “Casale, capitale del Monferrato”. Dell’intera relazione, così come del dibattito su questo punto non abbiamo avuto il piacere di leggere una sola riga.
Mercoledì 30, il Consiglio Comunale è tornato a riunirsi. In apertura di dibattito il punto relativo all’istituzione delle Consulte Comunali. Poco, in realtà, si parlato di ciò che l’Amministrazione ha proposto ovvero dell’istituzione di Consulte con tematiche relative: al lavoro, alla sicurezza, alle pari opportunità, alla cultura, al territorio. Di quest’ultima ci preoccupa la mancanza d’indicazioni relative ai criteri di scelta dei membri 21 in tutto, ovvero 3 per frazione, e la totale mancanza di relazione tra frazioni e concentrico urbano. Molto si è invece discusso di cosa con protervia e arroganza l’Amministrazione e la maggioranza non ha voluto prendere in considerazione, ovvero l’istituzione della Consulta della Pace. Su questo punto abbiamo potuto apprezzare l’impostazione tutta ideologica della maggioranza tesa a denigrare o totalmente a disconoscere l’operato della Consulta negli anni passati e a non voler affrontare le tematiche relative all’educazione alla pace. Già in fase di commissione avevamo riscontrato e denunciato questo atteggiamento di chiusura. Insieme agli altri gruppi della minoranza proporremo nuovamente l’istituzione della Consulta per la Pace, portando in Consiglio un apposito ordine del giorno.
Si è poi passati a trattare punti dell’urbanistica ovvero l’inizio dell’iter per una variante strutturale di piano regolatore. Questa è una procedura – come abbiamo dichiarato nel dibattito – lunga,complessa e dispendiosa, che prevede il coinvolgimento di numerosi soggetti e che per avere senso deve basarsi su una progettualità generale. Di questa progettualità generale non abbiamo alcuna percezione perchè oggetto della variante sono tre situazioni: il palazzo Cova di piazza San Francesco, le carceri di via Leardi e l’area Molinetto ai confini con Villanova. Iniziare un percorso così importante per così pochi elementi, non legati fra loro ci sembra procedere a tentoni su piccole esigenze e non con una pianificazione e una progettualità adeguate. Nuovamente abbiamo visto la maggioranza che dalle promesse elettorali dalle quali si evinceva una sicurezza esagerata si è rintanata in poche piccole pratiche, alcune chiacchierate, già istruite dai funzionari nei mesi passati. In definitiva non abbiamo apprezzato nessun coraggio solo un procedere a tentoni.
Nel fare questa breve relazione ho cercato di essere il più sintetico possibile, riportando lo spirito dei miei interventi in Aula e il clima del dibattito in generale.
Sabato 3 ottobre aderiamo alle iniziative promosse dalla Federazione Nazionale per Stampa Italiana e Articolo 21 per la libertà di stampa. Sinistra Casalese, insieme a PD e IDV, organizza un presidio su questi temi in Piazza Mazzini. Non mancherà mai la solidarietà ai giornalisti in momenti difficili, come questo per la democrazia, ci piacerebbe si accompagnasse al giusto spazio di cronaca per le nostre attivià per nulla inferiori per quantità e qualità ad altre che trovano ospitalità sugli organi d’informazione locali.
[...] di dibattito in Consigio Comunale, Fabio Lavagno, come rappresentante di Sinistra Casalese, aveva sollevato alcune perplessità circa le Consulte comunali, in particolare quella riferita al territorio. Perplessità relative ai criteri di nomina e non di [...]
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