Ricominciamo a lavorare!

14 years ago by in Articoli, SEL: c'è un'Italia migliore Tagged: , , , , , , , , ,

Il lavoro e come i lavoratori si confrontano con la politica è il tema di un incontro promosso da Sinistra e Libertà dal titolo provocatorio “Ricominciamo a lavorare!” che si terrà giovedì 8 ottobre presso la sala ATC di Corso Dante a Torino, in cui si confronteranno Francesco GaribaldoPierpaolo BarettaLuciano Gallino. L’iniziativa prende spunto da una ricerca avviata nei mesi scorsi in tre realtà italiane: Torino, Roma e Taranto, ed è presentata da Titti di Salvo, Roberto Biscardini, Paolo Cento, Roberto Musacchio e Fernando PignataroIl confronto che sarà moderato da Paolo Griseri ospiterà le conclusioni di Nichi Vendola.

Queste alcune delle motivazioni che motivano la necessità della ricerca e dell’iniziativa di presentazione.

“Quando lavoratrici e lavoratori scelgono forme estreme di richiesta di attenzione per difendere il proprio posto di lavoro siamo di fronte a una grande questione democratica: l’assenza di voce e di rappresentanza politica del lavoro.

L’ambizione politica più grande di Sinistra e Libertà è quella di riempire tale vuoto.

In questo anche la sua modernità: le trasformazioni dei processi produttivi, delle forme in cui si esprime il lavoro, il grande tema della precarietà, di quei rapporti di lavoro privi di diritti e ricchi di abusi, dicono che la solitudine delle persone non è risolta dalla riproposizione di antiche parole d’ordine. Ma ugualmente il cambiamento non può essere l’alibi per teorizzare l’equidistanza tra impresa e lavoro.

Al contrario. La sinistra moderna deve ricostruire una propria autonoma idea del mondo del lavoro e della centralità del valore del lavoro nella proposta di un diverso ordine economico, civile e ambientale, basato sulla qualità e dunque alternativo a quello che ha generato la crisi nella quale siamo immersi. Per farlo deve tornare ad ascoltare le domande che da lì arrivano alla politica: dai lavoratori delle grandi e delle piccole imprese; dalle ragazze dei call center; dai giovani precari, dalle persone che svolgono lavoro dipendente mascherato attraverso i cococo.

Questo il senso della nostra ricerca: ascoltare per capire ed essere in grado di rappresentare.

Al contempo, mentre annunciamo con la ricerca la nostra ambizione politica, ammettiamo che si è interrotto il canale di comunicazione con il mondo del lavoro in un paese che ha visto nelle ultime tornate elettorali molti lavoratori e molti operai dare il voto a partiti del centro destra. Sinistra e Libertà parte da qui.”

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