Nel quadro della prima iniziativa di un certo rilievo proposta dallʼattuale amministrazione ed organizzata dalla società Monferrato Eventi, la Festa del Vino e del Monferrato, non sono mancate alcune polemiche. Polemiche hanno origine in disagi storici, che nessuna gestione ha saputo risolvere ed affrontare, lʼinsufficienza della struttura e dello spazio disponibile e la mancanza di una visione realmente di livello capace di una promozione efficace dellʼiniziativa nel suo complesso.
Viene poi il mancato adempimento di un accordo stipulato attraverso un protocollo dʼintesa tra il Comune di Casale Monferrato e quello di Roccapalumba (PA), che ha scaturito polemiche di cui hanno reso conto anche gli organi di stampa. Su questo aspetto Fabio Lavagno (Sinistra Casalese) ha presentato unʼinterrogazione a risposta scritta sul mancato coinvolgimento istituzionale e sul tardivo tentativo di recupero, anche nei confronti dellʼAssociazione Roccacasalesi. Era infatti in vigore un protocollo di scambi e di mutua promozione dei prodotti tipici locali, tra la nostra città e quella siciliana.
Una seconda interrogazione è stata presentata dal Consigliere Lavagno, sempre relativaalla manifestazione, riguardante i criteri di scelta che hanno determinato lʼospitalità allʼinterno del programma di alcune società sportive locali.
Leggi l’interrogazione sul mancato coinvolgimento di Roccapalumba
Caro Sergione (Sergio immagino), ringrazio del commento e mi permetto una breve replica. Il mio non è cieco livore, incapace di oggettività, ritengo che la festa in questione abbia nodi da sempre irrisolti che qualsiasi gestione non ha mai saputo risolvere e che legano la manifestazione ad un carattere piuttosto locale (anche se apprezzato). Capisco la sua posizione di difesa, ma cerchiamo di essere oggettivi, il Monferrato del 23/09/08 riporta in 25.000 i “pasti consumati” del primo fine settimana della 47a edizione, un anno dopo il 22/09/09 lo stesso giornale riporta a 25.000 i “visitatori” del primo week end della 48a edizione. Non sono riuscito a trovare dati comparabili sul finale e forse non lo sono nemmeno questi, immagino che una lettura da persona di buon senso possa indicare che 25.000 “pasti” o “visitatori” nell’intento dell’articolista significhi tradotto: “moltissima gente alla festa del vino (edizione 47 o edizione 48)”. E questo è indubbio. La festa attrae migliaia di visitatori, non farla decollare, non dargli un ruolo diverso è un peccato, che mi rammarica oggi come un anno fa.
Un’altra questione legata ai costi: lei dice la metà rispetto all’anno scorso. Posso proporrle di confrontare le delibere relative all’organizzazione della 47 e 48 edizione? Sono la N°215 del 17/09/2009 per l’edizione di quest’anno e la N°214 del 28/08/2008 a cui per completezza si può aggiungere la N°231 del 18/09/2008 per quanto riguarda l’edizione 2008. Vedrà qualcosa di diverso da quanto affermato
Io capisco che ci possano essere delle simpatie politiche, ma chiederei di partire dall’oggettività perchè altrimenti un confronto, se non ha almeno una base oggettiva, rischia di trasformarsi in scontro, in invettiva, e questo le garantisco non è mai nelle mie intenzioni. La ringrazio ancora per il commento. A presto Fabio Lavagno
Caro Lavagno, capisco il rodimento, ma stavolta sbaglia a scagliare il suo livore contro una edizione della festa del Vino che ha riscontrato un successo senza precedenti…..e lo ha fatto spendendo la metà di quello che spendeva la Giunta di cui lei faceva parte! La polemica è il sale del confronto, ma accolga un suggerimento e scelga argomentazioni più concrete, altrimenti corre il rischio di fare sempre autogol.