Maurizio Grassano, presidente del Consiglio Comunale di Alessandria, è stato arrestato e sospeso dai suoi incarichi. Accusato di falso finalizzato alla truffa aggravata ai danni del Comune, avendo ottenuto indennizzi per 760 mila euro tra il 2003 e il 2008. Questo deve aprire una riflessione, non solo sui costi della politica in generale, ma soprattutto sulla questione morale. Il partito di “roma ladrona”, che nella provincia conta un parlamentare europeo ed un consigliere regionale oltre che svariati amministratori, non sembra essere esente da queste questioni.

ecco la notizia tratta dal sito radiogold.it

E’ stato sospeso dal suo incarico Maurizio Grassano, presidente del Consiglio Comunale di Alessandria, arrestato ieri nel corso delle indagini sui rimborsi pagati dal comune alla ditta Vega in cui Grassano lavorava. L’esponente della Lega Nord è accusato di falso finalizzato alla truffa aggravata ai danni del Comune, dopo che tra il 2003 e il 2008 ha ottenuto indennizzi per 760mila euro. Ieri mattina sono scattati per lui gli arresti domiciliari. Lo stesso provvedimento ha interessato Sergio Cavanna, socio accomandatario della Vega. I due saranno interrogati martedì. La presidenza del consiglio comunale passerà al vice Fedele Micò, mentre il consigliere che prenderà il posto di Grassano è il primo dei non eletti della Lega il romeno, ma cittadino italiano, Gheorghes Raica, che resterà in carica fino all’eventuale ritorno di Grassano. Al via anche le procedure di sostituzione di Grassano nel Consiglio generale di indirizzo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria, di cui l’esponente della Lega Nord faceva parte.