Addio imu e tasi. Niente più tasse sulla prima casa

7 years ago by in #Millegiorni e oltre - Fatti Concreti, Info Tagged: , ,

RISPARMI PER 20 MILIONI DI FAMIGLIE
Il 16 giugno di ogni anno per gli italiani significa l’appuntamento con il pagamento delle tasse. Nel 2016, in quel giorno, c’è stata però un’importante novità, una netta inversione di tendenza rispetto al passato: 20 milioni di famiglie infatti non hanno dovuto più pagare la Tasi sulla prima casa. Anche l’Imu sugli imbullonati che colpisce le imprese, l’Irap e l’Imu agricola sono state abolite. Un vero e proprio shock fiscale, una misura senza precedenti per qualità e intensità decisa con la legge di Stabilità 2016.

TASSE GIÙ PER 3,5 MILIARDI
Proprietari e inquilini non dovranno quindi mai più versare imposte per l’abitazione principale. Non tutti, però: gli immobili di lusso non sono esentati. Lo sono, invece, gli edifici appartenenti alle cooperative edilizie destinate agli studentati universitari, gli alloggi sociali, la casa assegnata al coniuge in seguito a divorzio o separazione, gli immobili di appartenenti alle Forze armate trasferiti per motivi di lavoro. Ridotta anche del 50 per cento l’Imu sulle case date in comodato d’uso a figli o genitori. Grazie all’abolizione di queste tasse, il peso fiscale sui nuclei familiari si è alleggerito di 3,5 miliardi. Questo vuol dire, in media, 191 euro in meno all’anno a famiglia, che salgono a 203 se l’immobile non più tassato si trova in una grande città.

UNA SPINTA ALLA CRESCITA
Bisogna ricordare inoltre che il 74,3 per cento dei cittadini che non pagano più la Tasi sulla prima casa guadagna meno di 28.000 euro lordi. Quindi quelle non più utilizzate per pagare Imu e Tasi sono risorse liberate, che le famiglie hanno potuto destinare ai consumi. A beneficiarne sono stati soprattutto i nuclei familiari meno abbienti che, grazie allo sgravio fiscale e alla sua stabilità, hanno potuto spendere più soldi. Questo ha contribuito, attraverso il sostegno della domanda, a incrementare i consumi e quindi i posti di lavoro. Ma anche ridato fiducia e solidità a un settore, come quello immobiliare, tra i più colpiti dalla crisi.

Leave a Comment


Protected by WP Anti Spam