L’Aula della Camera ha approvato il ddl che introduce nel codice penale il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista. I voti favorevoli sono stati 261, quelli contrari 122 e gli astenuti 15.
Il testo, composto di un unico articolo, è stato modificato durante l’esame da parte dell’Assemblea. La nuova formulazione recita: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi sovversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici”.