Molte e consistenti le novità messe in campo per aiutare economicamente le giovani famiglie e favorire così anche l’occupazione femminile. La novità più importante è che sono aiuti di carattere strutturale. Un sostegno economico serve sempre, ma solo se è davvero stabile può fare la differenza. Il “pacchetto famiglia” riguarda gli aspetti più delicati e impegnativi che i neo genitori devono affrontare, dal momento della nascita alle cure mediche, all’iscrizione al nido. Momenti di vita belli e faticosi, troppo spesso appesantiti da preoccupazioni e difficoltà economiche.
NOVITA’ 2017
Bonus mamma: 800 euro a tutti i nuovi nati o adottati dal 2017.
Misura universale corrisposta dall’INPS in un’unica soluzione che riguarda oltre 470 mila neonati, per una spesa complessiva di 1,2 miliardi per il triennio 2017-2019.
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Buono asilo nido o assistenza domiciliare: 1.000 euro dal 2017
Le famiglie con bambini piccoli possono chiedere il contributo di 91 euro al mese per 11 rate per pagare la retta dell’asilo nido, pubblico o privato. I genitori di bambini affetti da gravi patologie croniche possono usufruire dei 1.000 euro in un’unica soluzione per le spese di assistenza domiciliare. Gli stanziamenti sono di 144 milioni di euro per il 2017, 250 milioni per il 2018 e 300 milioni per il 2019, per poi proseguire a regime con 330 milioni di euro annui dal 2020.
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Fondo sostegno alla natalità: prestiti a tassi e condizioni vantaggiosi alle famiglie con bambini piccoli
È un Fondo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per rilasciare garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari convenzionati. Ha una dotazione di 14 milioni di euro per il 2017, 24 milioni per il 2018, 23 milioni per il 2019, 13 milioni per il 2020 e 6 milioni dal 2021.
PROROGHE
Voucher per babysitter o asilo nido: fino a 3.600 euro, rinunciando al congedo.
È stata prorogata per il 2017 e il 2018 la possibilità per le madri lavoratrici, anche autonome (grazie alla Legge di Stabilità 2016), di richiedere un contributo economico in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale per pagare baby-sitter o asilo nido.
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Bonus bebè: fino a 1.920 euro per le famiglie in gravi difficoltà economiche
Introdotto con la Legge di Stabilità 2015, il Bonus bebè viene versato fino al terzo anno di vita del bambino (o al terzo anno dall’ingresso in famiglia del figlio adottato) per aiutare le famiglie con un Isee non superiore a 25 mila euro annui. L’importo può variare tra 80 e 160 euro al mese. Gli stanziamenti ammontano a 202 milioni di euro per il 2015, 607 milioni per il 2016, 1.012 milioni sia per il 2017 che per il 2018, 607 milioni per il 2019 e 202 milioni per il 2020.
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