LA GIUSTIZIA SOCIALE AIUTA LA CRESCITA
Lo chiamano Bonus, ma sono 960 euro l’anno a testa, per sempre, un sostegno concreto ai redditi medio-bassi. Dal maggio del 2014, chi guadagna meno di 1500 euro netti al mese ha in busta paga 80 euro in più al mese. E’ un “bonus” ma non è “una tantum”, perché è un’entrata stabile e importante per molte famiglie italiane.
OLTRE 11 MILIONI DI BENEFICIARI
Le persone che hanno diritto a questa misura sono 11,2 milioni, un italiano su cinque. È la più grande operazione di redistribuzione salariale mai fatta in Italia, resa strutturale con la legge di stabilità del 2015. Inoltre, con la legge di stabilità 2016 ne abbiamo prevista l’estensione a chi presta servizio nelle forze armate e dell’ordine e nei Vigili del fuoco. In concreto il provvedimento si è tradotto in un aumento del potere d’acquisto della fascia di reddito medio-bassa della popolazione. Una scelta di giustizia sociale che ha avuto effetti importanti anche sulla crescita dell’economia.
EFFETTI SULLA CRESCITA
Bankitalia ha calcolato che questo provvedimento ha determinato un deciso incremento dei consumi. Considerata la necessità delle famiglie con redditi più bassi di spendere le entrate aggiuntive, i dati dimostrano che il 90% del bonus è stato speso in consumi. La misura ha quindi dato una sensibile spinta per accelerare e poi consolidare, alimentando la domanda, la ripresa economica del Paese.