INTRODOTTI I NUOVI REATI
La nuova legge ha introdotto nel Codice Penale nuovi reati particolarente gravi. Disastro ambientale, inquinamento ambientale, impedimento al controllo ambientale, traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività ed omessa bonifica. Una risposta positiva alle raccomandazioni dell’Ue che ci ha posto all’avanguardia in Europa con nuovi delitti, inasprimento del quadro sanzionatorio e raddoppio dei termini di prescrizione.
GIRO DI VITE AL BUSINESS MAFIOSO
Introdotta una speciale aggravante legata ai reati commessi dalla criminalità organizzata che ha l’obiettivo di colpire proprio le cosiddette ecomafie. Secondo i rapporti di Legambiente, in Italia ogni anno si registrano circa 30mila illeciti ambientali per un giro di affari stimato di circa 15 miliardi di euro e con circa 300 clan mafiosi coinvolti.
LA NOVITÀ DEL RAVVEDIMENTO OPEROSO
Caposaldo della nuova legge, in linea con l’idea di una giustizia riparativa, è il ravvedimento operoso e la depenalizzazione negoziata con sanzioni amministrative per le contravvenzioni meno gravi. Previsti sconti di pena per coloro che cooperano per evitare ulteriori danni o che agiscono per bonificare e mettere in sicurezza le aree inquinate. La legge ha portato con sé anche un’azione di deterrenza.
I SUCCESSI DEI PRIMI DUE ANNI
Reati ambientali diminuiti del 7%, arresti aumentati del 20%, fatturato delle ecomafie ridotto del 32%. Questi i risultati contenuti nel rapporto di Legambiente (giugno 2017) a due anni dall’entrata in vigore.