L’approvazione della mozione finalizzata al riconoscimento della fibrosi polmonare idiopatica come malattia rara è una prima risposta ai tanti pazienti affetti da una patologia irreversibile e progressiva, che ogni anno colpisce dai 5000 ai 9000 italiani. L’atto impegna il governo, tra le altre cose, ad assumere “tutte le iniziative necessarie volte al riconoscimento della fibrosi polmonare idiopatica come malattia rara e a prevedere omogenei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale” e ad adottare “le necessarie determinazioni volte a superare le note disomogeneità regionali e ad assicurare, indipendentemente dall’età del paziente, l’accesso a carico del Servizio sanitario nazionale di tutti i trattamenti di diagnosi e cura sia in termini clinici (ivi incluse le cure palliative e di fine vita), che di affiancamento psicologico per i pazienti e per le loro famiglie, altrimenti destinati a sentirsi abbandonati nel dramma”.
La fibrosi polmonare idiopatica è una malattia rara, ma in Italia non è attualmente inserita nell’elenco di quelle esenti da ticket. E’ la più frequente delle malattie respiratorie rare e può manifestarsi a qualsiasi età, anche se è più frequente dopo i 60 anni. Si tratta di una patologia grave dal punto di vista fisico ma le sue ripercussioni psicologiche non sono da meno. Spesso le famiglie sostengono notevoli costi economici e sociali e, in alcuni casi, chi assiste la persona malata deve trascurare o, addirittura, lasciare il posto di lavoro.
Con questa mozione diamo una risposta concreta a questi malati e alle loro famiglie perché il diritto alla salute deve essere garantito a tutti e, quindi, anche a chi è affetto da una patologia poco conosciuta che agisce in maniera silenziosa, ma che poi può avere un’evoluzione rapida e diventare letale se la diagnosi arriva in ritardo. Il mio auspicio è che ora il Governo si attivi rapidamente perché i malati di fibrosi polmonare idiopatica hanno diritto ad una vita dignitosa e anche perché assicurare il diritto alla salute significa elevare il livello di civiltà di un Paese.