Premessa
Nella settimana la Camera ha approvato: due proposte di legge, una per la dismissione delle auto blu, l’altra sul contrasto degli sprechi alimentari; alcuni disegni di legge di ratifica e la risoluzione in vista della riunione del Consiglio europeo per nuove regole sull’accoglienza dei rifugiati preceduta dalle comunicazione del Presidente del Consiglio.
Ratifiche
Sono stati approvati i seguenti disegni di legge di ratifica: Ratifica ed esecuzione del trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Panama, fatto a Panama il 25 novembre 2013, e del trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Panama, fatto a Panama il 25 novembre 2013 (Approvato dal Senato) (A.C. 3156); Ratifica ed esecuzione del Memorandum d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 30 gennaio 2013 (Approvato dal Senato) (A.C. 3241); Ratifica ed esecuzione dell’Accordo che istituisce un’associazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l’America Centrale, dall’altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012 (A.C. 3261) (Seguito della discussione ed approvazione); Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sul reciproco riconoscimento dei titoli attestanti studi universitari o di livello universitario rilasciati nella Repubblica italiana e nella Repubblica popolare cinese, con Allegati, firmato a Pechino il 4 luglio 2005 (A.C. 3300)
Proposta di legge: Disposizioni in materia di acquisto e dismissione delle autovetture di servizio o di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni (A.C. 3220-A/R)
La Camera ha approvato in prima lettura (387 voti favorevoli, 19 astenuti e nessuno contrario) la proposta di legge recante disposizioni in materia di acquisto e dismissione delle autovetture di servizio o di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni . La nuova disciplina conferma l’obiettivo di riduzione della spesa relativa alle auto di servizio o di rappresentanza (le cosiddette auto blu) per le amministrazioni pubbliche. Il contenuto originario della proposta di legge, in quota opposizione del Movimento cinque stelle, ha iniziato il suo iter in Commissione Affari costituzionali senza tenere conto del contesto normativo in cui si sarebbe inserita e del riparto degli assetti costituzionali: come sottolineato anche dal sottosegretario Angelo Rughetti durante la discussione generale in Aula, un’approvazione senza modifiche avrebbe vedi, da ultima, la sentenza 43/2016) in quanto, come più volte affermato dalla Corte Stessa,l’autonomia organizzativa degli enti territoriali è garantita dalla Costituzione e non può essere in nessun modo lesa da un provvedimento di carattere legislativo del Parlamento. Per queste ragioni la maggioranza, condividendo gli obbiettivi della proposta di legge, ha modificato il testo per consentire l’approvazione di disposizioni realmente efficaci.
Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi (A.C. 1716-3057-3163-3167-3191-3196-3237-3248-3274-A)
Lo sperpero di alimenti e farmaci rappresenta un costo sempre più insostenibile, anche da un punto di vista morale, per la collettività e comporta un dispendio di risorse naturali, idriche ed energetiche, oltre ad essere fonte di inquinamento. È la prima volta in Italia che si definiscono termini come “spreco” o “eccedenza alimentare” e che si interviene al fine di indirizzare la donazione di questi beni: si tratta di un tassello all’interno di un piano strategico e di un ventaglio più ampio di politiche attive, soprattutto in materia di contrasto alla povertà. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha quantificato in 1,3 miliardi di tonnellate – pari a un terzo della produzione – lo spreco di cibo destinato al consumo umano: una quantità che se riutilizzata potrebbe idealmente sfamare per un anno intero metà dell’attuale popolazione, ovvero 3,5 miliardi di persone. L’osservatorio Waste Watcher quantifica in 8,1 miliardi di euro all’anno lo spreco domestico italiano nel 2014. Nello stesso tempo, in Europa, secondo la Direzione generale salute e tutela dei consumatori della Commissione europea, gli sprechi sarebbero quantificati in 100 tonnellate all’anno, senza contare le perdite nella produzione agricola e i rigetti in mare di pesce. Il Parlamento europeo, con la risoluzione 2011/2175 (INI) del 19 gennaio 2012, ha invitato la Commissione europea e gli Stati membri a contribuire concretamente all’obiettivo di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2025 e a ridurre del 5 per cento i rifiuti per unità di prodotto interno lordo (PIL) entro il 2020. In linea con tali parole e con i contenuti della Carta di Milano, questa proposta di legge si prefigge lo scopo di favorire la riduzione degli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici o di altri prodotti, individuando specifiche misure finalizzate, in particolare, all’utilizzo dei beni per finalità di solidarietà sociale e al riutilizzo dei prodotti per ridurre la produzione di rifiuti.