Sì dell’aula della Camera al Ddl delega per la riforma del processo civile. Il testo, approvato a Montecitorio con 261 voti a favore, 134 contrari e 29 astenuti, passa al Senato.
Riforma processo civile, le 10 novità principali:
Il Tribunale di famiglia dice addio a quello dei minori
La riforma dice addio al tribunale dei minori. Nasce il Tribunale di famiglia per la persona, la famiglia e i minori. Questo tribunale si occuperà specificamente solo di questioni attinenti alla famiglia, agli affidamenti e ai diritti dei minori. Inoltre, il nuovo processo civile rafforza l’obbligo, da parte del giudice, di ascoltare il minore.
Il Tribunale delle imprese
Nasce una sezione speciale, ribattezzata “per l’impresa e il mercato” che si occuperà delle cause in materia di imprenditoria. Qui avverranno i processi per quanto riguarda la concorrenza sleale, la pubblicità ingannevole, le class action e le controversie tra società e cittadini.
Primo grado semplificato
Il processo di primo grado, affidato al giudice unico, viene semplificato. Non si dovrà aspettare più di tre mesi per avere la prima udienza e questa novità si applica a tutte le cause tranne che nelle controversie in materia di lavoro. Inoltre il giudice dovrà produrre una sentenza più breve e concisa.
La nuova conciliazione del giudice
Il giudice, alla prima udienza, formula una proposta di conciliazione tra le parti nel caso di cause facili e di rapida risoluzione. La nuova riforma rafforza questo ruolo del giudice: in particolare, se le parti non si presentano all’udienza senza una valida giustificazione o se rifiutano la proposta del giudice, questa condotta verrà valutata ai fini della sentenza e considerata responsabilità aggravata.
Il processo civile telematico
Molte le novità del processo civile telematico, che prevede, tra le tante cose, l’identificazione e l’autenticazione degli utenti in modo conforme al sistema pubblico di identità digitale e l’introduzione di sistemi di riconoscimento vocale per verbalizzare e partecipare alle udienze anche a distanza. Inoltre, gli avvocati dovranno notificare gli atti solo per via telematica e il giudice sarà obbligato a produrre atti sintetici e a strutturare i registri del processo in modo da assicurare un’agile consultabilità degli atti.
Negoziazione assistita per le cause di lavoro
Cancellato il rito Fornero, che aveva appesantito l’attività di avvocati e magistrati per quanto riguarda le cause di lavoro, adesso viene introdotta la negoziazione assistita preventiva del giudice a tutte le cause che interessano il lavoratore e l’azienda, a prescindere dall’origine della controversia. La negoziazione assistita, però, non sarà obbligatoria, bensì facoltativa.
Giudice unico in appello
Anche in appello si ricorrerà al giudice unico, ma solo se si tratta di cause semplici e che non hanno grande rilevanza economico sociale. Le materie più complesse invece, restano competenza del collegio, e le cause saranno affidate al consigliere relatore.
Aste solo telematiche
Il nuovo processo civile prevede che le aste immobiliari avvengano esclusivamente su Internet, a meno che ciò non sia un problema per i creditori. Se nessuno si presenta alla vendita per tre volte consecutive, il giudice potrà dichiarare la chiusura anticipata. Un’altra novità è che i beni di uso quotidiano di modesto valore non potranno essere pignorati dalla banca. Nel caso di espropriazione di beni comuni, si restituirà al coniuge non debitore la somma che gli spetta.
Termini più brevi per il ricorso
Non ci saranno più tempi lunghi per poter fare ricorso. Il termine massimo per l’impugnazione sarà di 30 giorni a partire dalla pubblicazione della sentenza per quanto riguarda le cause in appello, e di 60 giorni in cassazione. Il provvedimento dovrà essere comunicato solo per via telematica.
Incentivi ai tribunali più virtuosi
I tribunali che riusciranno a concludere più cause in tempi brevi e a “smaltire” gli arretrati riceveranno degli incentivi e avranno diritto a più risorse.