Più agevolazioni ai giovani che vogliono entrare nel mondo agricolo

8 years ago by in Agricoltura, Attività Parlamentare Tagged: , ,

La storia ci insegna che il settore dell’agricoltura, dopo un lungo periodo di primaria importanza, durato per secoli, è stato un po’ messo da parte con l’avvento della Rivoluzione Industriale, che ha spinto molti a cercare un’occupazione nelle fabbriche. Inoltre, la nascita e l’acquisto di importanza del settore terziario hanno altresì contribuito a sottrarre braccia all’agricoltura. Questo processo, durato molti decenni, ha portato ad un progressivo, seppur lento, abbandono delle campagne da parte di molti giovani.

Oggi, il trend sembra essere cambiato e stiamo assistendo al ritorno di parte della gioventù nel mondo dell’agricoltura. Tutto ciò, poi, va letto nel più ampio quadro legislativo che, come sempre, sta mutando in Italia. Infatti, occorre considerare alcuni macro fattori che possono certamente incentivare i giovani ad entrare nel mondo dell’agricoltura per intraprendere la loro carriera lavorativa.

Indubbiamente, hanno concorso in modo rilevante un insieme di leggi, regolamenti e norme, venutisi a creare nel corso degli anni, che classificano come “giovane” l’agricoltore che non abbia ancora compiuto i 40 anni. In virtù di ciò, in moltissime situazioni il giovane agricoltore, così come definito, gode di una serie di vantaggi che gli consentono risparmi e miglioramenti di efficienza. Un esempio è costituito dall’esonero dall’obbligo di registrazione dei contratti di affitto per gli imprenditori agricoli con meno di 40 anni; grazie a questo esonero, essi possono risparmiare. Un altro caso è quello che prevede agevolazioni nel subentro in azienda.

Norme di questo genere sono positive per l’agricoltura, specie considerando che, mediamente, i giovani necessitano di capitali per poter intraprendere la loro attività agricola, a differenza di chi è nel settore da anni, che può avere a disposizione maggiori superfici di terreni coltivabili in proprietà, per esempio.

A completare il quadro degli incentivi e delle agevolazioni proposti dalla legge vi sono le soddisfazioni ritraibili dal lavoro in ambito agricolo: numerosi sono gli esempi di aziende guidate da imprenditoria giovane che stanno riscuotendo successo. Chiaramente, d’altra parte, non bisogna dimenticare che la conduzione di un’azienda agricola non è un’impresa così semplice: occorrono conoscenze, buona volontà e passione.

Questo è il momento migliore per investire in agricoltura perché, negli ultimi 15 anni l’agricoltura italiana è cambiata tantissimo, non più di sussistenza, si è aperta all’innovazione e alla vendita su mercati esteri e i giovani sono i protagonisti di questo cambiamento.

Sono in crescita i giovani professionisti che decidono di abbondare il loro lavoro e dedicarsi al mondo agricolo, aprendo una propria azienda. Infatti, l’aumento della presenza di giovani uomini e giovani donne, in agricoltura, sta producendo una forte diversificazione delle attività e una vera e propria rivoluzione nel mondo agricolo.

Il Piano Giovani del Governo, ha concesso mutui a tasso zero, credito per favorire l’imprenditoria giovanile, fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche più innovazione con il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari. Un piano da 160 milioni, tra risorse interne e fondi Ismea-Bei, che ha l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale, sostenendo il comparto e creando nuovi sbocchi occupazionali.

Con questo question time, abbiamo chiesto al Governo quali misure del Piano Giovani siano già operative, in particolare per quei giovani che progettano di entrare nel mondo agricolo.

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