Sono tanti anni che si discute dell’esenzione della tassazione immobiliare, ICI prima, IMU poi, sul patrimonio degli enti religiosi.
I beni della Chiesa cattolica, in particolare, sfuggono a qualsiasi radiografia catastale. L’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica (Apsa) ha a bilancio beni per soli 50 milioni, ma si tratta di valori storici inattuali.
I giudici europei hanno deciso di ammettere nel merito un ricorso che potrebbe costare agli enti ecclesiastici che operano in Italia, secondo quanto stima l’ANCI, fino a quattro miliardi di euro. Se tale stima venisse confermata si tratterebbe di una cifra analoga a quanto è costato mantenere la promessa elettorale di Berlusconi sull’eliminazione dell’IMU sulla prima casa.
Per questo motivo, ho presentato un’interrogazione parlamentare e un emendamento alla legge di stabilità per chiedere, fin da subito, delle misure che riducano un favore fiscale così palesemente vantaggioso agli Enti Ecclesiastici.