Da quanto apprendiamo, nelle scorse settimane presso l’impianto EUREX di Saluggia (VC), durante la movimentazione di uno dei container contenente materiale radioattivo, sarebbero state sversate secondo SOGIN, la società che gestisce il sito, “qualche decina di litri” di liquido contaminato.
La notizia è venuta alla luce perché il gestore, secondo quanto previsto dalla normativa, ha provveduto ad informare gli Enti interessati e a svolgere le analisi conseguenti.
Una volta ancora torniamo, con preoccupazione, ad interrogare il Governo sul tema dei siti nucleari piemontesi, sul loro smantellamento e sul futuro delle scorie e dei materiali presenti in questi siti.
Il tema del deposito unico nazionale deve diventare urgente, è inaccettabile, invece, l’inenarrabile ritardo e lentezza con il quale si procede anche solo all’individuazione dei criteri necessari per la sua individuazione.
Il nucleare e il decommissioning dei siti, come tutti i temi che implicano rischi sulla salute e l’ambiente, deve essere affrontato con la massima trasparenza e tempestività.