Signor Presidente, in questi giorni, in queste ore, il destino della comunità di Genova è drammaticamente simile a quello delle comunità dell’alessandrino, agli stessi destini che la città di Genova ha subito qualche anno fa e, solo l’anno scorso, la regione Sardegna, la regione Toscana, la regione Liguria. In queste ore le situazioni drammatiche si sono spostate lungo la Pianura Padana.
E’ un destino conosciuto, e credo che nessuno di noi, di quelli che si alzano a turno quando accadono questi eventi drammatici, spera di alzarsi in questi casi e, soprattutto, si augura di non doverci più tornare su queste parole, perché noi, purtroppo, torniamo sempre, drammaticamente, a commentare fatti drammatici, quando, invece, occorrerebbe – lo dico per il suo tramite, Presidente, al Governo – una seria e attenta programmazione, che consenta agli enti locali di fare prevenzione sul territorio, una seria opera di risanamento idrogeologico; ma sempre mancano le risorse e i tempi e appunto, ci si sofferma solo quando capitano fatti drammatici o luttuosi e dobbiamo fare la conta dei danni.
Per quanto riguarda la provincia di Alessandria, solo una prima stima fatta oggi dalla presidente della provincia, si parla di 50 milioni di euro di danni, di cui la metà solo in opere viabilistiche. E non vorrei riconoscermi nelle parole del presidente della provincia, che dice: preferisco rispondere alla Corte dei conti pur di mettere in sicurezza il mio territorio, i miei cittadini, piuttosto che rischiare altre volte su questi fatti.
Lo diciamo essendo molto vicini al prefetto, alle istituzioni, ai sindaci che ho sentito in queste ore e che mi hanno descritto una situazione drammatica, controllata, ma insostenibile nella capacità di prevenire la pioggia che stava scendendo dal cielo,l’acqua che scendeva dai torrenti come lo Scrivia, l’Orba; quindi, i centri principali, come Novi Ligure e Tortona, quelli inferiori come Gavi e le tante frazioni rimaste isolate, i tanti che hanno visto minacciate, se non distrutte, le proprie attività economiche e la propria abitazione.
Io ho visto una risposta di compostezza. Noi, con altrettanta compostezza e senza fare speculazioni di natura politica, dobbiamo saper dare risposte concrete, sin dai prossimi provvedimenti che vedremo giungere in quest’Aula; e farlo con uno stile collaborativo e, soprattutto, costruttivo, perché su questi temi la politica è chiamata a dare risposte concrete ai cittadini.