La ripresa dei lavori parlamentari ha avuto come contesto una delicatissima situazione internazionale e una difficile congiuntura economica dell’Europa e dell’Italia. Della prima i riflessi nei lavori della Camera si sono avuti nell’informativa del Ministro Alfano sul terrorismo internazionale. Sulla seconda, la congiuntura economica, più che nei lavori parlamentari la discussione è presente nella polemica politica e nella preparazione della legge di stabilità. Rimaniamo convinti che la via maestra per l’uscita dalla crisi sia quella della ripresa degli investimenti pubblici e privati piuttosto che di nuove regole del mercato del lavoro ivi compresa l’ossessione ideologica con la quale viene perseguito l art.18. Articolo 18 che, lo ricordiamo, è la tutela contro i licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo. Così come, se è vero che in altri Paesi la crisi è stata affrontata con i licenziamenti nel pubblico impiego, è altrettanto vero che l’alzata di scudi del sindacato sull’argomento avviene dopo ben cinque anni di mancato rinnovo contrattuale e l’assenza di un rapporto, che noi invece auspichiamo tra governo e organizzazioni sindacali. La settimana parlamentare è stata occupata prevalentemente dalle votazioni dei membri di competenza parlamentare di Corte costituzionale e CSM dopo la forte sollecitazione arrivata in questo senso da parte del Presidente della Repubblica. Il CSM è costituito da 16 componenti “togati” e da 8 cosiddetti “laici” che devono essere eletti dal parlamento in seduta congiunta tra cui viene individuato il Vicepresidente del CSM stesso. A sua volta il parlamento elegge anche 1/3 dei componenti della Corte costituzionale con quorum che si abbassa al susseguirsi delle sedute.
Nella settimana i provvedimenti affrontati sono stati:
- Informativa urgente Ministro Alfano su terrorismo internazionale di natura religiosa
- Informativa urgente Ministro Alfano sulla grave calamità naturale che ha colpito alcuni comuni della Puglia
- Elezione giudici Corte costituzionale e CSM
Informativa urgente del Governo sul tema del terrorismo internazionale di natura religiosa
L’informativa urgente del Ministro dell’Interno Alfano ha posto l’attenzione sul terrorismo internazionale di natura religiosa e sulle conseguenze che esso ha sulla politica nazionale, internazionale e sulla cooperazione globale. In particolare l’organizzazione su qui si è posta attenzione è l’IS, l’Islamic State, la formazione terroristica di matrice sunnita guidata da Abu Bakr al-Baghdadi, la quale ha ormai assunto il controllo di parti rilevanti del territorio siriano e iracheno, dichiarando la nascita di un califfato autonomo amministrato secondo i dettami della legge islamica. Si tratta di un terrorismo spietato, senza patria, bandiere, frontiere, che si sta macchiando di crimini terribili che rasentano il genocidio. La minaccia si espande anche all’Europa: The Washington Post, che è una fonte particolarmente vicina all’ambiente dell’amministrazione americana quindi certamente attendibile, dice che sono già 20 mila i combattenti stranieri che sono partiti per la Siria da almeno 83 Paesi (700 dalla Francia, 400 dal Regno Unito, tutti giovani, molto determinati, addestrati, convertiti) e 7 mila, come dicono i servizi di intelligence americana, sono in partenza e alcuni di loro pensano di rientrare in Europa e diventare cellule del terrorismo nel continente europeo. Questo dato è molto preoccupante ed interroga tutti i Paesi Europei, compresa l’Italia su cui l’intelligenze non riesce ancora a fornire un quadro chiaro della situazione. Occorre un salto di efficienza e di qualità dei nostri servizi. Sei mesi fa negarono che ci fosse un solo foreign fighter, un solo combattente straniero italiano e adesso scopriamo da fonti che non sono soltanto i nostri servizi, che ci sono decine di italiani convertiti che si apprestano ad andare a combattere o sono già andati a combattere. Bisogna affrontare il fenomeno con urgenza e serietà ma senza creare allarmismi, senza iniziare una caccia all’untore e vedere ogni migrante come possibile terrorista o portatore di malattie infettive, o utilizzando scorciatoie come si è fatto in passato, le le extraordinary rendition,la negazione dei diritti fondamentali, dei diritti umani anche dei prigionieri e dei detenuti. Non basta invocare l’attenzione della comunità internazionale, quello che sta succedendo in quei Paesi è molto grave e riguarda tutti noi. E’ intervenuto Claudio Fava.
Informativa urgente sulla grave calamità naturale che ha colpito alcuni comuni della Puglia
Dopo l’ennesima tragedia che ha colpito il nostro territorio, questa volta la Puglia e in particolare l’area del Gargano, non possiamo che esprimere tutta la nostra vicinanza e cordoglio per le vittime, per gli abitanti di quel territorio e il nostro ringraziamento a tutti coloro i quali, dai vigili del fuoco alla protezione civile, hanno come sempre in questi casi curato e arginato l’emergenza. Come legislatori però abbiamo un compito in più, quello di farci carico delle decine di situazioni di emergenza che si susseguono sul nostro territorio. Se è vero che le calamità naturali esistono e non possono ovviamente essere controllate, è vero anche che la mano dell’uomo negli anni ha modificato il territorio in maniera scriteriata e invasiva e che l’assenza totale di investimenti e attenzione sulla manutenzione rende l’Italia un Paese fragile e particolarmente esposto alle tragedie di questo tipo. E’ ormai fondamentale e non rimandabile investire risorse e competenze contro il dissesto idrogeologico del nostro Paese. E’ intervenuto Gennaro Migliore.
Elezione giudici Corte costituzionale e Csm
Non è stato ancora trovato un accordo sui nomi dei giudici da eleggere alla Corte costituzionale, l’ottava votazione delle Camere in seduta comune ha dato quindi esito positivo e si proseguirà la prossima settimana. I nomi che hanno raccolto più consensi sono quelli di Luciano Violante e Antonio Catricalà, su cui Forza Italia non è riuscita a compattarsi. Per il Csm invece sono stati eletti Antonio Leone Ncd, Giovanni Legnini e Giuseppe Fanfani, quota Pd. Rimangono ancora cinque posti liberi.