Premessa
Anche nella settimana che si è appena conclusa tutta l’attenzione politica è stata calamitata dallo scontro al Senato sulla riforme istituzionali che ha assunto toni ormai paradossali. Sul merito della riforma abbiamo espresso una valutazione nelle Note precedenti e nella conferenza stampa di mercoledì. In particolare siamo convinti che non è l’elettività del Senato il test della qualità della riforma che però sicuramente può e deve essere migliorata. Di sicuro non attraverso l’ostruzionismo di 8000 emendamenti che ha l’obiettivo, legittimo ma non condivisibile, di impedirla. L’asprezza dello scontro ormai rischia di trasmettere al Paese l’immagine terribile dell’incapacità del parlamento di risolvere i problemi del Paese. Confermiamo anche la necessità di cambiare l’Italicum: soglie, premio di maggioranza, possibilità di scelta dei parlamentari da parte dei cittadini.
Ma un altro tema ha occupato la cronaca politica: lo scontro tra Sel e il Pd. Anche se la rottura è legata alla riforma del senato, inevitabilmente l’asprezza di quello scontro rischia di assumere un carattere più generale: sul futuro del centrosinistra messo a repentaglio in primo luogo da giudizi politici sommari. Per noi al contrario al Paese oggi servirebbe un unico partito progressista in cui possano convivere, grazie a regole democratiche certe, culture politiche diverse che si riconoscano nel socialismo europeo.
In questo contesto alla Camera si è votato il decreto Madia sulla Pubblica amministrazione, un decreto migliorato dal lavoro di commissione, nostro e di altri, ma ancora molto c’è da fare nella legge delega che seguirà. Perché se è vero che la modernizzazione della P.a. è condizione per rendere più competitivo il paese, è altrettanto vero che per realizzarla occorrono condizioni solo parzialmente affrontate dal decreto: ricambio generazionale, valorizzazione del lavoro pubblico e coinvolgimento dei lavoratori e del sindacato che li rappresenta – condizione di premessa per il successo della riforma – lotta alla illegalità e al privilegio.
Ecco un link alla conferenza stampa che abbiamo fatto Mercoledì alla Camera:http://webtv.camera.it/evento/6734
In questa settimana si è discusso:
- Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari
- Informativa urgente del Governo sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente
Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 90 del 2014: Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari
Riteniamo importante la scelta del Governo di dare priorità ad un tema strategico come la riforma della pubblica amministrazione, che ovviamente non può trovare tutte le soluzioni necessarie in un decreto-legge. E’ di fondamentale importanza quindi il percorso della legge delega, incardinata in Parlamento, che dovrà contribuire a migliorare l’azione della pubblica amministrazione e la percezione che i cittadini hanno di essa. Il lavoro in commissione ha di molto migliorato il decreto. Riformare la pubblica amministrazione vuol dire prima di tutto dare la possibilità ai giovani di farne parte. Sul ricambio generazionale troviamo dei passi avanti importanti anche se non sufficienti. Fondamentale è stato aver trovato la soluzione definitiva per gli insegnanti così detti “quota 96” e la eliminazione delle penalizzazioni previste dalla legge Fornero per chi aveva durante la vita lavorativa fatto scioperi, preso periodi di cassa integrazione, aspettative ecc…Grazie alla nostra iniziative durante il varo del precedente decreto Dalia sulla Pa invece era già stata stata superata la penalizzazione per le donne e gli uomini che avevano usufruito di congedi parentali e aspettativa di maternità, per chi hausufruito di legge 104 e donatori di sangue. E’ presente poi l’assunzione di mille lavoratori nel Corpo dei vigili del fuoco, il potenziamento delle forze di Polizia e il rafforzamento delle iniziative contro la corruzione. Un processo di riforma però non può essere possibile senza il coinvolgimento e l’appoggio dei lavoratori e delle lavoratrici, e quindi senza la valorizzazione dei sindacati che li rappresentano. Su questo il decreto è stato migliorato grazie al lavoro in commissione e molto deve essere fatto nella legge delega se s vuole mettere in campo una riforma di sistema e veramente utile per il Paese.
Sono intervenuti Nazzareno Pilozzi nella dichiarazione di voto e Titti Di Salvo nella dichiarazione di voto di fiducia.
Informativa urgente del Governo sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente
La situazione in Medio Oriente non è più accettabile e abbiamo ribadito la richiesta di un impegno forte dell’Italia per raggiungere la pace. L’estremismo va fermato, innanzitutto, con iniziative più autorevoli della comunità internazionale che riconoscano agli attori regionali un protagonismo che fino ad oggi non hanno avuto. Siamo convinti dell’importanza del rilancio del ruolo dell’Autorità nazionale palestinese che rappresenta, il centro e il cuore di qualsiasi iniziativa si voglia portare avanti per riportare la pace in quei territori.
E’ intervenuto Gennaro Migliore.
Ps: l’invio delle note settimanali sul lavoro parlamentare riprenderà dal 1 Settembre.