Il governo attivi un tavolo nazionale per tutelare la continuità occupazionale dei lavoratori del gruppo Unieuro. E’ inaccettabile che un gruppo, che a seguito della fusione ha un fatturato superiore a 1,3 miliardi e detiene circa il 10 per cento del mercato nazionale dei prodotti elettronici, tratti con tanta superficialità il destino di questi lavoratori.
Il passaggio della proprietà del gruppo Unieuro porta con sé l’annuncio di oltre 200 esuberi negli uffici amministrativi e della logistica a Piacenza, e altri 70 dipendenti Unieuro della sede di Monticello d’Alba (CN).
La scelta di ridimensionare il personale deriva dalla fusione tra i gruppi Marco Polo Expert e Dixons Retail, proprietario di Unieuro, ed è giustificata con esigenze di razionalizzazione delle risorse.
Il gruppo acquirente ha dichiarato di non poter agire a favore del futuro dei lavoratori, sia per quanto concerne gli ammortizzatori sociali, sia per gli interventi di riqualificazione.
A quanto pare, l’ottimismo, non è più il profumo della vita, soprattutto per questi lavoratori, il cui destino appare quanto mai incerto. Il tutto in un periodo di crisi drammatica.
Il governo e il ministro del lavoro che dicono?