Berco conferma le 611 lettere di mobilità, rifiuta qualsiasi ipotesi di confronto sulle proprie strategie aziendali e nega qualsiasi ruolo a Governo e istituzioni territoriali nella ricerca e individuazione di soluzioni positive. Lo fa a partire dall’assenza di un qualsiasi piano industriale e dalla volontà della proprietà, Thyssen-Krupp, di cedere l’azienda al miglior offerente, per ragioni esclusive di strategia finanziaria.
Lo affermano i deputati di Sinistra Ecologia Libertà Fabio Lavagno, Giulio Marcon e Giovanni Paglia.
E’ necessario impedire il ridimensionamento di una realtà produttiva che appartiene alla storia e al presente del nostro paese, con bilanci in attivo e una solida proiezione sui mercati esteri.
Un governo che abbia a cuore la credibilità e l’interesse del paese – continuano i tre deputati di Sel – non può permettersi di essere marginalizzato da scelte che riguardano la vita di migliaia di famiglie e il ruolo industriale dell’Italia.