Il Governo si presenta e si dimostra per quello che è e per quello che non potrà mai essere. Innanzitutto il nuovo esecutivo non potrà essere il Governo del cambiamento che avevamo a lungo auspicato, ma già dalle prime battute rischia di diventare un luogo dove si consumano operazioni di facciata e si pratica la mera enunciazione delle intenzioni. L’eterogeneitá della composizione della nuova maggioranza consegna il Paese alla morsa e forse al ricatto di Berlusconi, che giustamente rivendica questa operazione come una vittoria.