Le dimissioni dalla carica di Presidente dell’ATO dei rifiuti torinesi di Paolo Foietta e le lunghe ed articolate motivazioni che stanno alla base di questo atto vanno prese dalla politica in seria considerazione. Il consiglio di amministrazione dell’ATO rifiuti torinesi nei suoi sette anni di vita ha prodotto un lavoro importante che ha garantito, anche in presenza di fatti rilevanti come la chiusura di Basse di Stura, di poter smaltire i rifiuti urbani senza entrare in situazioni di emergenza.
Sulla cessione di una consistente quota di TRN ai privati le nostre rappresentanze istituzionali hanno già ampiamente espresso le nostre posizioni all’interno del Consiglio comunale di Torino; così come a livello regionale abbiamo avanzato perplessità sulla nuova legge relativa alle ATO. In ogni caso questi due aspetti ripropongono a tutta la politica (e per quanto ci riguarda sicuramente al Centro-Sinistra) il tema di come le necessarie riforme del funzionamento dello stato e delle sue articolazioni territoriali non possano e non debbano essere assunte per rispondere alle contingenze immediate ma disegnare un sistema che funzioni nel tempo (sia in termini di costi sia in termini di qualità delle prestazioni o dei servizi erogati) e che garantisca ai cittadini la gestione pubblica dei servizi essenziali e universali come è quello dello smaltimento dei rifiuti.